Ponte dei Nori: due vittime per un disastro evitabile?

La tragedia del Ponte dei Nori a Valdagno, un evento che ha lasciato senza fiato tutta l’Italia. Giovedì scorso, due vite sono state strappate alla famiglia Nardon: Leone, 64 anni, e il figlio Francesco, 21, studente di ingegneria, hanno perso la vita in circostanze che stanno ancora venendo chiarite.La Fiat Ulysse dei due è stata inghiottita da una voragine apertasi sotto l’auto, trascinandoli all’interno del torrente Agno. Gli inquirenti lavorano a pieno regime per ricostruire gli eventi: hanno sequestrato le immagini delle telecamere di sicurezza del Comune, che si trovano proprio vicino al ponte e che avrebbero ripreso il momento della tragedia.Il pubblico ministero Cristina Carunchio seguirà le indagini, nominando un consulente per aiutarla a chiarire le cause del disastro. Intanto, il manufatto è stato messo sotto sequestro dai carabinieri e la Fiat Ulysse dei due è stata recuperata dai vigili del fuoco.Ma la storia del Ponte dei Nori non inizia con l’incubo giovedì scorso. Nel 1905, un evento simile si era già verificato, quando una piena aveva provocato danni enormi nella vallata, causando la rottura degli argini dell’Agno in molti punti. È emerso che proprio in quel periodo, il ponte aveva ceduto per la prima volta.La comunità di Valdagno è scossa e i cittadini si chiedono come sia stato possibile che un evento simile potesse ripetersi dopo tanto tempo. La domanda che tutti si pongono è: chi e cosa sono responsabili della morte dei due giovani? Le indagini dovranno fornire le risposte a queste domande, ma nel frattempo la comunità di Valdagno si unisce per omaggiare la memoria delle vittime. La tragedia del Ponte dei Nori è anche un monito sulla necessità di mantenere i ponti e gli argini in buone condizioni, non solo per evitare altri disastri, ma anche per garantire la sicurezza degli utenti.La famiglia Nardon si trova ora ad affrontare una delle giornate più difficili della sua vita, ma con la solidarietà di tutta la comunità e del paese intero. La speranza è che le indagini riescano a fornire risposte chiare e rapide per non lasciare tempo ai familiari dei defunti nel dolore e nella sofferenza.