Il dibattito sul Ponte sullo Stretto di Messina si fa sempre più acceso, con Michele Azzola che mette in guardia contro il rischio di realizzare un’opera mastodontica senza una chiara direzione. La proposta legislativa in esame è stata definita come anomala da Azzola, poiché introduce una procedura che potrebbe compromettere i costi e la pianificazione dell’intero progetto. L’introduzione di progetti esecutivi per fasi costruttive successive potrebbe infatti portare a un aumento dei costi non preventivati e a possibili ritardi nell’esecuzione dell’opera.Anche Irene Pata della Uil sottolinea l’importanza di una costante supervisione per evitare sorprese legate all’incremento dei prezzi nel tempo. È fondamentale mantenere sotto controllo i costi e garantire una gestione oculata delle risorse per evitare spiacevoli conseguenze finanziarie.La necessità di una visione a lungo termine e di una pianificazione accurata emerge chiaramente dalle parole dei testimoni sentiti in audizione, evidenziando la complessità e la delicatezza del progetto del Ponte sullo Stretto. Sembra quindi imprescindibile adottare misure preventive e garantire una trasparenza assoluta nella gestione economica dell’opera, al fine di evitare che diventi un peso insostenibile per le finanze pubbliche.
Ponte sullo Stretto di Messina: dibattito acceso su rischi e costi del progetto
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