Pontey verrà riaperta, dati in miglioramento, ma tornare alla normalità ora sarebbe un suicidio.

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“Parlo da sanitario: aprire ora le misure di confinamento sarebbe un suicidio”. Le parole del dottor Luca Montagnani, coordinatore sanitario dell’unità di crisi per l’emergenza sanitaria in Valle, in risposta ad una domanda sulla possibilità o meno di prolungare l’isolamento fino al 3 maggio, non lasciano spazio a dubbi ed interpretazioni. Del resto i dati nell’ultima settimana anche se sono in netto miglioramento rimangono abbastanza alti: il picco è stato superato, ma ci sono ancora nuovi contagiati e persone che finiscono in isolamento anche se i numeri crescono di meno rispetto al passato. “Il miglioramento dei dati – ha osservato il presidente della Regione Renzo Testolin durante la conferenza stampa streaming di venerdì 10 aprile – non devono indurci in facili risoluzioni, dobbiamo osservare tutti ancora la regola del iorestoacasa”. Gli ha fatto eco il dottor Montagnani: “Il calo dei ricoveri è abbastanza costante, siamo passati da una media di 15 ad una media di 7 al giorno. Le belle giornate ci invogliano ad uscire, ma dobbiamo rispettare l’isolamento, dato che questa è l’unica arma che abbiamo per difenderci dal virus”.

Il Presidente durante la conferenza ha annunciato anche che oggi (venerdì 10) verrà firmato il decreto che permetterà la riapertura di Pontey che uscirà dalla “zona rossa”. “Rimarranno chiusi solo alcuni punti sensibili. Il paese verrà riaperto ma la popolazione dovrà coprirsi naso e bocca non soltanto in fase di acquisto nelle attività commerciali, ma anche per gli spostamenti” ha spiegato Testolin. Che ha aggiunto: “La Croce Rossa rimarrà comunque ancora a disposizione per l’acquisto di farmaci per chi ha delle necessità e per supportare delle esigenze particolari, in modo tale da poter ritornare alla normalità nel minor tempo possibile”. E proprio da Pontey, dalla sua microcomunità, focolaio da cui era partito l’isolamento dell’intero paese, arriva oggi una bellissima notizia, che è anche un segno di speranza e di incoraggiamento per noi tutti: la guarigione di una nonnina di 103 anni. “Le strutture per gli anziani – ha rimarcato Montagnani – presentano criticità che si sta cercando di gestire anche grazie ad un gruppo di lavoro costituito ad hoc il 27 marzo e che collabora sul territorio con le Unités del Communes e col Celva”. La Regione si è mossa anche per dare delle risposte, assieme alla Protezione Civile, anche a casi di Valdostani che non hanno un posto letto dove poter rimanere isolati. Ha dettoTestolin:””Abbiamo completato ieri l’allestimento della struttura della Fondazione Ollignan di Quart, che è stata destinata ad ospitare i pazienti positivi che devono stare in isolamento terapeutico e che, per diversi motivi, non possono trascorrerlo al proprio domicilio. La struttura di Quart potrà ospitare fino a 25 pazienti, che possono contare di stanze singole con bagno, ma anche di ampi spazi esterni. Per ora abbiamo questi posti, poi capiremo se dovremmo cercare altre strutture. Ci sono situazioni complicate che stiamo cercando di risolvere”. L’invito del Presidente della Regione è di segnalare eventuali esigenze anche attraverso il 118.

Il Coordinatore della Protezione Civile, Pio Porretta, dal canto suo ha parlato di mascherine. “Oggi ne abbiamo consegnate alla suore, che hanno rapporti con i malati, alle polizie locali e alle carceri che continuiamo a rifornire”. E ha aggiunto: “Dopo la distribuzione delle 130.000 dei giorni scorsi, che sono sono dispositivi di protezione, la settimana prossima forniremo ai comuni quelle chirurgiche”. Porretta ha anche evidenziato l’attività svolta dal sistema di volontariato in Valle d’Aosta, che ha coinvolto un centinaio di volontari tra Protezione Civile e Croce Rossa per un totale di 278 servizi. A cui si sono aggiunti 25 tra medici e infermieri giunti da fuori Valle.

I dati del bollettino delle ore 17 di oggi, venerdì 10 aprile. I casi positivi sono 879, 113 ricoverati in reparti Covid (85 al Parini e 28 al Parini). I pazienti in terapia intensiva scendono a 16 su 35 posti disponibili all’evenienza. I guariti sono 69, con una fascia d’età che va da 1 a 103 anni (la nonnina della micro di Pontey di cui si diceva prima). I morti sono 106: 57 maschi e 49 donne, con un range di età che va da 45 a 100 anni, 64 in ospedale e 42 sul territorio. Le persone in isolamento salgono a 2921 (ieri 2918), i tamponi refertati oggi 141 (38 al laboratorio analisi del Parini) e quelli inviati fuori regione 130. Continua l’attività dal parte delle Forze dell’Ordine che nella giornata di ieri, 9 aprile, dati della Prefettura, hanno effettuato 1888 controlli ed elevato 25 sanzioni.

I dati delle persone isolate, positive, negative e in attesa divisi comune per comune.

ATTENZIONE: IL DATO “ISOLATI” COMPRENDE LE QUARANTENE, I CASI POSITIVI, I CASI NEGATIVI E LE PERSONE IN ATTESA DI TAMPONE

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