26 agosto 2024 – 07:16
L’evento internazionale “Ponti di pace”, organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio e dall’Arcidiocesi di Bologna, ha concluso ieri sera la sua edizione nella suggestiva cornice di piazza Maggiore, di fronte alla basilica di San Petronio. Prima della cerimonia finale, i rappresentanti delle diverse fedi religiose presenti si sono riuniti in preghiera in vari luoghi simbolici della città. Durante i tre giorni trascorsi a Bologna, definita temporaneamente capitale della pace dall’arcivescovo Matteo Zuppi, è emerso un movimento pacifista che si propaga e si consolida a livello globale. L’anno prossimo l’evento verrà riproposto a Madrid, mantenendo viva la filosofia ispiratrice di Assisi.Il presidente di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo, ha sottolineato che questo movimento è il risultato di un bisogno condiviso da molte persone in tutto il mondo: un’iniziativa che coinvolge cuori generosi, menti aperte e volontà decise provenienti da diverse culture per promuovere la pace. Il cantiere aperto a Bologna ha visto la partecipazione entusiasta di migliaia di giovani e adulti provenienti da ogni angolo d’Europa, oltre a 300 leader spirituali appartenenti a varie religioni e umanisti. Durante le 34 sessioni di discussione organizzate si è parlato delle ferite ancora aperte nel mondo e dei conflitti ancora irrisolti che minacciano la stabilità globale.La sinergia tra le diverse comunità religiose presenti all’evento ha dimostrato che è possibile costruire ponti anziché muri, promuovendo il dialogo interreligioso come strumento fondamentale per risolvere le controversie e favorire una cultura della pace. Il successo dell’iniziativa “Ponti di pace” a Bologna rappresenta un importante passo avanti verso la costruzione di una società più inclusiva e solidale, capace di superare divisioni ideologiche e culturali per abbracciare l’universalità dei valori umani fondamentali.