Il governo italiano ha espresso con fermezza il proprio dissenso verso le azioni condotte dalle autorità israeliane nei pressi della base del contingente Unifil, sottolineando la inammissibilità di tali comportamenti. Questa posizione è stata ribadita attraverso una nota ufficiale emessa dal Palazzo Chigi, che conferma la convocazione dell’Ambasciatore d’Israele in Italia da parte del ministro della Difesa. Inoltre, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha avuto un colloquio telefonico con il Generale Messina, comandante del Settore Ovest della missione Unifil, per essere aggiornata sulla situazione critica che coinvolge il contingente italiano in Libano.La premier si mostra costantemente informata sugli sviluppi della situazione e mantiene stretti contatti con il ministro degli Esteri Antonio Tajani e il ministro della Difesa Guido Crosetto. La solidarietà e il sostegno ai militari italiani coinvolti nella missione Onu e nell’accordo bilaterale Mibil sono stati espressi sia a livello personale che istituzionale. La vicinanza del governo italiano alle truppe impegnate in operazioni di pace è inequivocabile e rappresenta un impegno prioritario per garantire la sicurezza e la stabilità nella regione.Le azioni ostili compiute dall’esercito israeliano nei confronti delle basi italiane presenti sul territorio libanese sono state fortemente condannate dal governo italiano, che chiede chiarezza e rispetto per le missioni internazionali in corso. È fondamentale mantenere un dialogo aperto e costruttivo tra le autorità coinvolte al fine di prevenire ulteriori episodi di violenza e assicurare il rispetto delle normative internazionali. Il governo italiano rimane vigile e determinato nel difendere l’operato dei propri militari all’estero e nel garantire un ambiente sicuro per lo svolgimento delle missioni di pace.
Posizione ferma dell’Italia contro azioni israeliane vicino base Unifil
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