Il presidente bielorusso, Alexander Lukashenko, ha sollevato un allarme internazionale dichiarando che in caso di attacco da parte della NATO, la Bielorussia risponderà con armi nucleari, scatenando così una possibile “guerra mondiale”. Questa minaccia è stata motivata dal recente annuncio del presidente russo Vladimir Putin riguardo alla revisione della dottrina nucleare di Mosca, la quale prevede l’uso di testate atomiche anche in caso di aggressione contro l’alleata Bielorussia. Lukashenko ha sottolineato che l’utilizzo delle armi nucleari da parte della Bielorussia avrebbe come conseguenza una reazione a catena da parte dei nemici, inclusa la Russia.Il presidente bielorusso ha ribadito che né l’Occidente né tantomeno il mondo desiderano assistere a uno scenario così catastrofico. Tuttavia, ha precisato che il confine di Stato rappresenta una linea rossa invalicabile e qualsiasi violazione comporterà una risposta immediata e decisa da parte del suo paese. Lukashenko ha enfatizzato che la Bielorussia si sta preparando attivamente per far fronte a eventuali minacce esterne.La presenza di armamenti nucleari tattici russi sul territorio bielorusso è emersa lo scorso anno, durante esercitazioni congiunte volte a valutare il livello di prontezza e cooperazione tra i due paesi alleati. Questa situazione delicata richiede un costante monitoraggio e dialogo tra le potenze coinvolte al fine di evitare uno scenario bellico globale dalle conseguenze imprevedibili.
Possibile “guerra mondiale” minacciata da Lukashenko: Bielorussia pronta a rispondere con armi nucleari
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