La cardiologia lucana si proietta verso un futuro di assistenza integrata, abbandonando modelli ospedalocentrici a favore di un approccio proattivo e capillare, come emerso durante il convegno “L’ospedale incontra il territorio: la rete della Cardiologia”, tenutosi a Nova Siri.
L’assessore regionale alla Salute, Cosimo Latronico, ha evidenziato come la rete cardiologica rappresenti un elemento cruciale per il sistema sanitario regionale, un vero e proprio pilastro che si estende ben oltre i muri degli ospedali, abbracciando l’intera comunità.
Il convegno ha offerto un’occasione preziosa per la condivisione di competenze e strategie tra professionisti locali e nazionali, stimolando un dibattito costruttivo sulle sfide attuali e le opportunità innovative nel campo delle malattie cardiovascolari.
Al centro della discussione, la necessità di evolvere le pratiche di prevenzione, diagnosi e terapia, sfruttando appieno le potenzialità offerte da nuove tecnologie e terapie all’avanguardia, inclusi dispositivi impiantabili e farmaci mirati.
L’assessore ha sottolineato come la dislocazione geografica della regione, con le sue realtà interne spesso isolate, renda imprescindibile un potenziamento della medicina territoriale.
L’obiettivo primario è garantire un accesso equo e tempestivo all’assistenza cardiologica per ogni cittadino, indipendentemente dalla sua residenza.
Questo implica un investimento strategico nel potenziamento di servizi essenziali come la telecardiologia, che permette il monitoraggio remoto dei pazienti e la trasmissione di dati vitali ai professionisti sanitari, e un rafforzamento delle strutture ambulatoriali, che devono diventare punti di riferimento per la diagnosi precoce e la gestione delle patologie croniche.
La medicina di base, fulcro dell’assistenza primaria, assume un ruolo centrale in questo nuovo paradigma.
I medici di famiglia, supportati da specialisti cardiologi e da un sistema informativo integrato, devono essere in grado di identificare i pazienti a rischio, fornire consulenza personalizzata e coordinare i percorsi di cura.
Parallelamente, l’estensione dei servizi domiciliari, con visite specialistiche a domicilio e assistenza infermieristica, rappresenta una risposta concreta alle esigenze dei pazienti fragili e non autosufficienti.
La visione dell’assessore Latronico si proietta verso un sistema sanitario di prossimità, dove la prevenzione e la gestione delle malattie cardiovascolari sono integrate in un’offerta di servizi sanitari accessibile e continuativa.
Questo modello, incentrato sulla persona e sulla sua salute, richiede un impegno costante da parte di tutti gli attori coinvolti: professionisti sanitari, istituzioni, associazioni di pazienti e comunità locali.
Il rafforzamento della rete cardiologica non è solo un investimento in tecnologia e infrastrutture, ma soprattutto un investimento nel capitale umano e nella capacità di innovazione del sistema sanitario regionale.
L’impegno continuo nella formazione e nell’aggiornamento professionale del personale sanitario è fondamentale per garantire standard elevati di assistenza e promuovere la crescita delle competenze.
La valorizzazione del lavoro quotidiano dei professionisti sanitari e il riconoscimento del loro contributo sono elementi imprescindibili per un sistema sanitario efficiente e sostenibile.





