La comunità del Cilento è scossa dalla tragica scoperta avvenuta lungo la superstrada Bussentina, nel territorio di Policastro di Santa Marina, che ha portato all’identificazione di un uomo di 76 anni, avvocato in pensione e residente a Massascusa, frazione del comune di Ceraso.
L’uomo, padre di due figli, è stato trovato deceduto in circostanze inquietanti, sollevando interrogativi complessi che ora sono al vaglio degli inquirenti.
Il macabro ritrovamento, avvenuto il 15 agosto, ha sconvolto la quiete estiva.
Il corpo era in posizione singolare, inginocchiato a ridosso di un guardrail, con il volto e gli arti superiori appoggiati alla barriera metallica.
L’elemento più disturbante è la presenza di una fascetta da elettricista stretta attorno al collo, elemento che immediatamente ha focalizzato l’attenzione degli investigatori.
Accanto al corpo, sono stati recuperati oggetti personali, tra cui una torcia elettrica e un paio di forbici, dettagli che alimentano una pluralità di scenari interpretativi.
L’identificazione è stata resa possibile grazie ai documenti rinvenuti all’interno della Fiat Panda di proprietà dell’uomo, che era stata parcheggiata a circa un chilometro di distanza dal luogo del ritrovamento.
Questo elemento, apparentemente secondario, introduce un primo enigma: perché l’uomo si è allontanato dalla propria auto per percorrere a piedi un tratto di superstrada notoriamente impervio e poco frequentato?Immediatamente mobilitati i Carabinieri della Compagnia di Sapri, sotto la direzione operativa della Procura della Repubblica di Lagonegro, hanno avviato indagini approfondite.
Al momento, nessuna ipotesi viene esclusa.
Pur non potendo escludere un gesto volontario, gli inquirenti considerano attentamente anche la possibilità di un incidente stradale, magari seguito da conseguenze fatali, o, ancora più grave, di un intervento esterno, di responsabilità altrui.
La distanza che separava l’uomo dalla sua abitazione, a Ceraso, è un ulteriore elemento da chiarire: cosa lo ha condotto a Policastro di Santa Marina? Qual era il motivo del suo viaggio? Queste domande, insieme alla ricostruzione dettagliata del percorso compiuto prima del decesso, sono al centro dell’indagine.
La salma è stata sottoposta a sequestro presso l’ospedale di Sapri, in attesa dell’autopsia, prevista per lunedì.
L’esame autoptico sarà cruciale per accertare con precisione le cause del decesso e fornire elementi certi per orientare le indagini.
La comunità cilentana, nel frattempo, attende con apprensione i risultati delle indagini, sperando in un rapido chiarimento di questa vicenda dolorosa e sconcertante.
La ricostruzione degli ultimi istanti di vita dell’avvocato rappresenta una priorità assoluta per gli inquirenti, nel tentativo di restituire una risposta alla famiglia e alla comunità colpita da questo tragico evento.