De Martino: Avvocati in difesa, tra accuse e presunzioni

Il dibattito pubblico attorno alla figura di Daniele De Martino (Agostino Galluzzo), artista noto per le sue interpretazioni musicali, si è recentemente acceso, sollevando questioni delicate riguardanti presunta apologia di comportamenti devianti e un’allegata mancanza di trasparenza fiscale.

In risposta a un comunicato diffuso da Libera Basilicata, che contestava l’organizzazione di un suo concerto a Venosa, gli avvocati Immacolata Romano e Giuseppe Milazzo, legali del cantautore, hanno formulato una precisa e dettagliata controreplica, tesa a difendere la reputazione del loro assistito e a contestare le accuse mosse.

La posizione degli avvocati si fonda sulla ferma convinzione che il repertorio di De Martino non contenga elementi che possano essere interpretati come un’esaltazione della criminalità o della mafia.

Si sottolinea che le rare tracce sonore che, in passato, sono state oggetto di interpretazioni ambigue da parte di alcuni media, sono state prontamente rimosse dai canali ufficiali dell’artista e non figurano nel suo attuale repertorio eseguito dal vivo.

Un’analisi superficiale delle piattaforme digitali e dei profili social dell’artista conferma, anzi, che le sue composizioni, così come le cover occasionali riproposte durante concerti ed eventi privati, si concentrano quasi esclusivamente su temi universali come l’amore, il legame familiare e l’amicizia.
Un aspetto cruciale, spesso trascurato, è l’impegno sociale di De Martino, testimoniato dalla sua partecipazione attiva a numerose iniziative di beneficenza rivolte a ragazzi con disabilità, inclusi soggetti affetti dalla sindrome di Down. Questo dimostra una sensibilità e un’attenzione verso le fasce più vulnerabili della popolazione che contrasta nettamente con le accuse di connivenza con ambienti criminali.

La vicenda assume una complessità aggiuntiva a seguito del sequestro preventivo dei beni di De Martino, derivante da un procedimento penale in corso presso la Procura della Repubblica di Palermo.
L’inchiesta, attualmente in fase embrionale, lo accusa di omesso versamento delle imposte relative ai redditi percepiti come artista musicale per gli anni 2018, 2019 e 2021.
Gli avvocati Romano e Milazzo, nel difendere il loro assistito, ribadiscono la sua totale innocenza e sollecitano il rispetto della presunzione di innocenza, principio fondamentale del sistema giudiziario.

La prematurità del procedimento rende, pertanto, inopportuno e pregiudizievole qualsiasi giudizio affrettato, soprattutto in un contesto mediatico già fortemente polarizzato.

La vicenda sottolinea, infine, l’importanza di un approccio ponderato e basato sui fatti nella valutazione della condotta di figure pubbliche, evitando generalizzazioni e accuse infondate che possano danneggiare irrimediabilmente la loro immagine e la loro carriera.
La vicenda pone, quindi, una questione più ampia sulla responsabilità del dibattito pubblico e sulla necessità di distinguere tra l’interpretazione soggettiva di un’opera d’arte e la reale condotta di un individuo.

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