sabato 6 Settembre 2025
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Padre Basilio Gavazzeni: un’eredità di impegno e amore per Matera.

Il ricordo di padre Basilio Gavazzeni, spento a Matera all’età di ottant’anni, si configura non come una chiusura, ma come un’esortazione, un invito a proseguire il cammino da lui intrapreso.

Monsignor Benoni Ambarus, arcivescovo della diocesi di Matera-Irsina, ha così definito l’eredità spirituale del sacerdote durante i solenni funerali, celebrati nella parrocchia di Sant’Agnese, cuore pulsante della comunità che per decenni ha avuto in lui un punto di riferimento pastorale.

La partecipazione commossa, testimoniata dalla presenza di una folla numerosa, ha sottolineato l’impatto profondo che padre Basilio ha avuto sulla vita di Matera e della sua gente.
La sua opera sacerdotale non si è limitata alla cura delle anime, ma si è distinta per un coraggioso e incessante impegno a difesa dei più vulnerabili, soprattutto di coloro che vivono ai margini, preda di dinamiche sociali devastanti come l’usura e la dipendenza dal gioco d’azzardo.
Padre Basilio ha incarnato un sacerdozio attivo e proattivo, libero da schemi statici e attento alle sfumature della realtà umana.

La sua capacità di entrare in relazione con le persone, ascoltando le loro sofferenze e offrendo sostegno concreto, lo ha reso una figura di riferimento non solo per i fedeli, ma per l’intera comunità.
Il suo agire non era un semplice atto di carità, ma una profonda riflessione etica e sociale, un tentativo costante di costruire un mondo più giusto e solidale.

Nato a Verdello, in provincia di Bergamo, nel 1945, e ordinato sacerdote nel 1971, padre Basilio ha trovato nella città dei Sassi la sua casa spirituale e il terreno fertile per la sua missione.
L’impegno nella parrocchia del Santissimo Crocifisso, culminato nel 2020, è stato solo una tappa di un percorso dedicato alla promozione umana e spirituale.
Negli anni successivi, la guida della Fondazione lucana Antiusura ‘Mons.

Vincenzo Cavalla’, di cui era presidente, ha rappresentato una prosecuzione naturale del suo impegno contro l’usura, una piaga sociale che affligge da tempo la regione.

La presenza alle esequie di autorità civili, come la prefetta Cristina Favilli e l’assessore comunale Daniele Fragasso, unitamente alla partecipazione del capo di gabinetto Maria Rita Iaculli e del presidente della Consulta nazionale Antiusura, Luciano Gualzetti, testimonia il riconoscimento del valore del suo lavoro a livello istituzionale.

Padre Basilio ha lasciato un vuoto incolmabile, ma la sua eredità spirituale, fatta di impegno, coraggio e amore per il prossimo, continua a illuminare il cammino di chi lo ha conosciuto e ispirare nuove generazioni a seguire il suo esempio di dedizione e servizio.

La sua vita è stata una testimonianza potente di come la fede possa tradursi in azioni concrete a favore degli ultimi, una lezione preziosa che ci invita a non arrenderci di fronte alle sfide del nostro tempo e a costruire un futuro più umano e fraterno.

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