Un’identità visiva che trascende la mera rappresentazione grafica, divenendo l’emblema di un progetto ambizioso: Matera Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo 2026.
Questa mattina, presso la sala Mandela del Comune, è stato ufficialmente unveiled il logo vincitore, frutto del concorso indetto dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e dall’Associazione Italiana di Design della Comunicazione Visiva.
Il segno, ideato dallo Studio FM, si propone come un vero e proprio manifesto, capace di incarnare l’essenza del Mediterraneo e di accompagnare la città dei Sassi in un percorso di rinnovamento e apertura internazionale.
Il processo di selezione, articolato in due fasi e aperto a progettisti e team multidisciplinari, ha visto il coinvolgimento attivo di giovani talenti under 25, testimoniando un investimento nel futuro e una volontà di integrare nuove prospettive.
Ottanta studi e professionisti, provenienti da contesti nazionali e internazionali, hanno risposto all’appello, a riprova dell’interesse suscitato dal progetto.
Una commissione di esperti ha selezionato i cinque finalisti, i quali hanno poi elaborato proposte complete, oggetto di una valutazione approfondita nel luglio 2025.
“Questo è un momento cruciale nel nostro cammino verso il 2026,” ha dichiarato il sindaco Antonio Nicoletti, sottolineando come il logo non sia solo un simbolo, ma un segnale di rottura e di progresso.
Rappresenta l’opportunità di elevare Matera a ponte culturale tra Europa e Africa, un incontro geografico e antropologico che il segno grafico, con la sua forza comunicativa, incarna in modo immediato ed efficace.
L’amministrazione comunale, in sinergia con il Ministero della Cultura e la Regione Basilicata, intende sfruttare al massimo questo strumento di promozione e di valorizzazione del territorio.
Rita Orlando, manager culturale della Fondazione Matera Basilicata 2019, ha enfatizzato il ruolo di un’identità visiva come punto di partenza per una visione più ampia, capace di plasmare l’immagine di una città e di proiettarla nel futuro.
L’obiettivo primario è stato individuare un segno originale, capace di dialogare con il presente e di ispirare il futuro.
I valori fondanti – inclusione, dialogo interculturale, scambio e profondo radicamento nel contesto mediterraneo – hanno guidato l’intero processo di selezione.
Il logo, lungi dall’essere un mero riferimento all’anno del titolo, si configura come un elemento di identità duraturo, destinato a accompagnare Matera anche oltre il 2026.
Cristiano Bottino, co-fondatore di Studio FM, ha illustrato il percorso creativo alla base dell’identità visiva.
Il segno grafico, una reinterpretazione innovativa della lettera “M”, si trasforma in un elemento fluido, modulare e profondamente simbolico.
Questa “M” stilizzata incarna l’anima di Matera, città storica di incontro e dialogo tra culture del Mediterraneo.
Non si tratta semplicemente di un logo, ma di una dichiarazione di intenti: celebrare le radici comuni, esaltare le diversità e proiettare la città verso un futuro di scambio, accoglienza e crescita condivisa.
La M richiama l’immagine di un’onda sonora, metafora della voce, della parola, e dello scambio linguistico e culturale.
Le linee fluide evocano la vibrazione della voce umana, capace di creare connessioni e di superare le barriere.
Allo stesso tempo, la forma richiama i paesaggi mozzafiato che circondano Matera: i profili dei monti e le onde del Mediterraneo, elementi che definiscono l’identità visiva e culturale del territorio.
Il risultato è un ponte visivo e simbolico che unisce natura, cultura e geografie del Mediterraneo, un’immagine potente e suggestiva che proietta Matera verso un futuro di apertura e dialogo.