La complessa situazione occupazionale relativa ai 119 dipendenti della Iscot, impresa appaltatrice di servizi di pulizia nello stabilimento Stellantis di Melfi e nell’indotto, ha trovato una temporanea sospensione grazie a un tavolo di confronto cruciale. L’incontro, tenutosi oggi a Potenza sotto l’egida di Confindustria, ha visto le organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Uil Trasporti, Filcom e Ugl dialogare con la dirigenza della Iscot, ottenendo il congelamento dei trasferimenti previsti fino al 30 settembre, data di scadenza dell’attuale contratto di appalto con Stellantis.Questo sviluppo inatteso si inserisce in un quadro economico più ampio, caratterizzato dall’impatto del nuovo piano industriale di Stellantis. Le ambizioni di incrementare la produzione post-estate, con l’introduzione delle nuove Jeep Compass, hanno innescato una revisione delle strategie aziendali, inducendo Stellantis ad accogliere le proposte dei sindacati. Queste ultime, in linea con l’iniziativa regionale, puntano sull’attivazione di programmi di formazione continua come alternativa ai trasferimenti, rappresentando una potenziale soluzione per il mantenimento dell’occupazione sul territorio.La necessità di affrontare i trasferimenti era emersa a seguito di una contrazione delle commesse, unita all’utilizzo di ammortizzatori sociali per il periodo compreso tra il 14 aprile e la fine di settembre. Questa situazione precaria aveva creato un clima di incertezza e preoccupazione tra i lavoratori e le loro famiglie, esacerbato dalla prospettiva di dover abbandonare la propria area di residenza per cercare nuove opportunità lavorative.L’accordo raggiunto rappresenta dunque una tregua temporanea, un respiro che offre la possibilità di esplorare soluzioni più sostenibili e durature. La formazione continua, proposta dalla Regione Basilicata, si configura come un investimento nel capitale umano, volto a migliorare le competenze dei lavoratori e a renderli più competitivi nel mercato del lavoro, non solo all’interno dello stabilimento Stellantis, ma anche in altri settori.Tuttavia, la questione di fondo rimane aperta: la dipendenza di un’area industriale dalla filiera automobilistica e la necessità di diversificare l’economia locale. La sospensione dei trasferimenti è un’opportunità per riflettere su modelli di sviluppo più resilienti e per costruire un futuro lavorativo più solido per i lavoratori della Basilicata. Il prossimo mese sarà cruciale per definire il percorso futuro, auspicabilmente orientato verso la valorizzazione delle risorse locali e la creazione di nuove opportunità di crescita. La collaborazione tra azienda, sindacati e istituzioni regionali si rivelerà determinante per raggiungere questo obiettivo.
Iscot, sospesi i trasferimenti: una tregua per i lavoratori.
Pubblicato il
