La chiusura alla circolazione della strada provinciale 10 Forenza-Acerenza, nel cuore del Potentino, solleva una questione cruciale che va ben oltre la mera riparazione infrastrutturale.
Saverio Lamiranda, presidente di ‘Terre di Aristeo’, ha allertato Provincia di Potenza, Regione e gli enti locali coinvolti, ponendo l’attenzione su una problematica più ampia: la fragilità delle infrastrutture viarie come fattore limitante per lo sviluppo sostenibile del territorio.
La fruibilità sicura delle strade, infatti, non rappresenta solo un servizio essenziale per la mobilità quotidiana, ma si configura come un elemento imprescindibile per la vitalità economica e sociale delle comunità rurali.
In un contesto demografico in progressivo declino, come quello che caratterizza il Potentino e più in generale l’entroterra meridionale, la capacità di garantire collegamenti efficienti e sicuri diventa un fattore determinante per contrastare lo spopolamento.
La strada Forenza-Acerenza, come molte altre arterie provinciali, è un filo conduttore che lega borghi storici, aziende agricole, attività commerciali e risorse naturali.
La sua interruzione, anche temporanea, isola intere comunità, impedisce l’accesso ai servizi essenziali, ostacola la produzione e la commercializzazione dei prodotti tipici, e mette a rischio la sopravvivenza di un patrimonio culturale e paesaggistico inestimabile.
La richiesta di intervento, quindi, non si limita alla riapertura immediata della strada, ma sollecita una riflessione più ampia sulle politiche di gestione delle infrastrutture viarie nelle aree interne.
È necessario un approccio integrato che preveda non solo la manutenzione ordinaria, ma anche investimenti mirati a rendere le strade più resilienti agli eventi meteorologici estremi, sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici.
Le amministrazioni pubbliche hanno il dovere non solo di consentire, ma di promuovere e agevolare gli scambi tra le diverse comunità dell’area.
Questo implica la realizzazione di infrastrutture adeguate, la semplificazione delle procedure burocratiche, il sostegno alle attività economiche locali e la promozione del turismo sostenibile.
La strada Forenza-Acerenza, come simbolo di questa necessità, può diventare un punto di partenza per un progetto più ampio di rivitalizzazione dell’entroterra potentino, un territorio ricco di potenzialità che merita di essere valorizzato e sostenuto.
La sua riapertura è il primo passo, ma è necessario uno sguardo rivolto al futuro, per garantire che le comunità possano rimanere e invitare altri a ritornare, costruendo un futuro di crescita e prosperità condivisa.