La Basilicata si confronta con un divario significativo rispetto agli standard nazionali nell’attuazione di elementi cruciali del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) relativi all’assistenza sanitaria territoriale. Una mozione, presentata dai consiglieri regionali Angelo Chiorazzo e Gianni Vizziello del gruppo “Basilicata Casa Comune”, solleva preoccupazioni specifiche riguardanti la realizzazione delle Case di Comunità, la funzionalità degli ospedali, l’adozione del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) e l’adeguatezza dei servizi per la popolazione anziana e fragile.L’analisi dei dati, presentata in sede di discussione a Potenza, rivela un quadro allarmante. Sebbene siano stati avviati lavori in 14 delle 19 Case di Comunità previste, l’impegno finanziario erogato si attesta solo al 10% delle risorse assegnate, ben al di sotto della media nazionale (14,6%). La mancanza di realizzazione di ospedali di comunità, rispetto ai cinque previsti, aggrava ulteriormente la carenza di servizi territoriali. La diffusione del FSE, uno strumento fondamentale per la gestione proattiva della salute e la comunicazione tra cittadini e professionisti sanitari, è sensibilmente inferiore alla media nazionale: solo il 2% della popolazione lucana ha aderito, contro il 20% a livello nazionale. Questo dato riflette una combinazione di fattori, tra cui una scarsa consapevolezza tra i cittadini, difficoltà nell’accesso alla piattaforma digitale e una potenziale mancanza di formazione del personale sanitario.L’emergenza demografica e l’invecchiamento della popolazione lucana richiedono un’attenzione particolare. I dati relativi ai posti letto per anziani non autosufficienti (8 su 1.000) collocano la Basilicata all’ultimo posto a livello nazionale, evidenziando una carenza strutturale e una potenziale inadeguatezza dei servizi offerti. Anche la mancanza di realizzazione dei 72 posti letto di terapia intensiva previsti rappresenta una criticità rilevante, con implicazioni dirette sulla capacità di risposta dell’assistenza sanitaria in situazioni di emergenza.I consiglieri regionali hanno sottolineato che la creazione delle strutture è solo il primo passo: è imperativo garantire la loro effettiva operatività, con un adeguato personale sanitario. La gestione di queste strutture comporta un costo significativo: 1,2 milioni di euro all’anno per le Case di Comunità e 800.000 euro per ciascun ospedale, una voce di spesa che richiede una pianificazione finanziaria precisa e continua.La mozione impegna la Giunta regionale a una serie di azioni concrete: monitoraggio rigoroso dell’attuazione delle misure previste dal PNRR, rendicontazione tri-mensile al Consiglio regionale, predisposizione di un piano straordinario per affrontare le criticità emerse e, soprattutto, garanzia di risorse finanziarie adeguate per l’assunzione e la formazione del personale sanitario necessario a garantire la piena funzionalità delle nuove strutture. La sfida, ora, è trasformare gli impegni formali in risultati tangibili per la comunità lucana, colmando il divario con il resto del Paese e costruendo un sistema sanitario territoriale più equo, accessibile ed efficiente.
Basilicata a rischio PNRR: Case di Comunità e servizi sanitari in affanno
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