mercoledì 8 Ottobre 2025
15.4 C
Potenza

Crisi idrica in Lucania: richiesta di emergenza per salvare l’agricoltura.

La comunità agricola lucana si trova di fronte a una sfida senza precedenti, una crisi idrica che mette a rischio la tenuta stessa del settore primario e, di conseguenza, l’economia regionale.

In risposta a questa emergenza, l’assessore regionale all’Agricoltura, Carmine Cicala, ha annunciato un’audizione straordinaria al Consiglio regionale il 21 ottobre, un momento cruciale per delineare la gravità della situazione e le azioni intraprese dalla Giunta per mitigare i danni.

La richiesta di riconoscimento dello stato di emergenza idrica, indirizzata al governo nazionale, non è una mera procedura burocratica, ma un atto di necessità improntato a pragmatismo e responsabilità.
L’obiettivo primario è l’attivazione di un meccanismo di intervento straordinario, che conferisca al commissario delegato poteri speciali per affrontare la crisi con rapidità e flessibilità.
Questo implica la possibilità di accelerare la realizzazione di opere infrastrutturali essenziali, come la costruzione di nuovi invasi, l’ottimizzazione delle reti di irrigazione e l’implementazione di tecnologie innovative per il risparmio idrico.

La carenza idrica, quantificata in una perdita di oltre 60 milioni di metri cubi destinati esclusivamente all’agricoltura, ha imposto sacrifici enormi e una gestione oculata delle risorse disponibili.

Nonostante questa drastica riduzione, la programmazione e l’esecuzione delle colture primaverili-estive e autunno-vernine sono state possibili grazie all’impegno congiunto di agricoltori, tecnici e amministratori, un esempio di resilienza e adattamento in tempi difficili.
Il Tavolo Verde ha svolto un ruolo chiave in questo sforzo, facilitando il dialogo e la collaborazione tra le diverse parti interessate.
Oltre ai costi diretti sostenuti dalla Regione per le misure di emergenza già implementate, la richiesta di stato di emergenza mira a sbloccare finanziamenti aggiuntivi, necessari per sostenere le imprese agricole, spesso piccole e a conduzione familiare, che si trovano ad affrontare perdite significative.

Si tratta di un investimento non solo nel futuro del settore primario, ma anche nella stabilità sociale ed economica dell’intera regione.
L’assessore Cicala ha sottolineato come questa decisione non sia solo legittima, ma un obbligo morale verso la comunità agricola, un segnale di vicinanza e supporto in un momento di profonda incertezza.
L’obiettivo è garantire un futuro sostenibile per l’agricoltura lucana, preservando il patrimonio paesaggistico e culturale che la contraddistingue.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -