venerdì 26 Settembre 2025
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Emergenza idrica in Basilicata: l’opposizione chiede un Consiglio straordinario.

La crescente emergenza idrica che affligge la Basilicata, e le ripercussioni devastanti sul tessuto agricolo regionale, impongono un confronto urgente e approfondito a livello istituzionale.

Un gruppo composto da otto consiglieri regionali, rappresentanti un ampio spettro dell’opposizione – Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Partito Socialista Italiano, Basilicata Casa Comune – ha formalmente richiesto la convocazione di un Consiglio regionale straordinario, sollecitando un dibattito aperto e costruttivo sulla gestione di questa crisi che minaccia l’economia e la vitalità della regione.

L’acqua, linfa vitale per l’agricoltura lucana, motore primario dell’economia locale, si trova in una condizione di grave sofferenza.
La persistente siccità, aggravata dalle mutate condizioni climatiche e da una gestione spesso inadeguata delle risorse idriche, ha portato i principali sistemi idrici regionali – Basento-Camastra-Agri, Vulture-Melfese e Collina Materana – a un livello di emergenza critica.
L’aggiornamento dell’allerta da “medio” a “elevato” da parte dell’Autorità di Bacino dell’Appennino Meridionale testimonia la gravità della situazione, che non può essere mitigata con soluzioni superficiali o gesti simbolici.

L’opposizione regionale non intende limitarsi a un mero rilevare della problematica, ma si fa carico di stimolare un’azione concreta e responsabile.

Il Consiglio regionale, organo sovrano e garante del bene comune, deve assumere un ruolo attivo nella ricerca di soluzioni sostenibili e durature.

Non si tratta di contrapposizione politica, bensì di responsabilità condivisa verso i cittadini e le imprese agricole che vedono compromesse le proprie attività e il proprio futuro.

Le sollecitazioni dell’opposizione sono motivate dalla constatazione di una scarsa propensione al dialogo e alla collaborazione da parte dell’amministrazione regionale.

Pur manifestando la propria disponibilità a contribuire con proposte e soluzioni, l’opposizione ha riscontrato una riluttanza ad affrontare il problema in modo trasparente e partecipativo.
La convocazione del Consiglio regionale straordinario rappresenta un atto di indirizzo politico volto a sollecitare un’analisi approfondita delle cause della crisi idrica, a individuare le misure correttive necessarie e a definire un piano strategico per la gestione sostenibile delle risorse idriche nel lungo periodo.
Tra le priorità, vi è l’urgente necessità di investire in infrastrutture idriche, di promuovere l’uso efficiente dell’acqua in agricoltura, di incentivare la ricerca di fonti alternative e di rafforzare la collaborazione con le autorità di bacino e le comunità locali.
La gestione della crisi idrica non può essere relegata a un problema tecnico o amministrativo; richiede una visione politica chiara e condivisa, che tenga conto delle implicazioni economiche, sociali e ambientali.

Il Consiglio regionale ha il dovere di rappresentare la voce dei cittadini e delle imprese, di promuovere il dibattito pubblico e di orientare le scelte politiche verso un futuro più sostenibile e resiliente per la Basilicata.
L’urgenza della situazione impone un’azione tempestiva e responsabile, che superi le logiche di breve termine e proietti lo sguardo verso le sfide del futuro.

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