Cari studenti, docenti, personale scolastico e tutte le famiglie,L’inizio di un nuovo anno scolastico rappresenta non solo l’apertura delle aule e l’accensione delle luci, ma soprattutto l’inizio di un percorso, una promessa di crescita intellettuale e umana che ci invita a ripartire con rinnovato slancio.
In questo momento cruciale, desidero offrirvi una riflessione ispirata ad una parabola evangelica, l’episodio dei discepoli di Emmaus, un racconto ricco di significato per il nostro cammino educativo.
Immaginate quei due discepoli, profondamente delusi e smarriti dopo la crocifissione di Gesù.
Invece di abbracciare la sfida di comprendere il significato di quell’evento traumatico, si ritirano nella loro “zona confort”, allontanandosi da Gerusalemme, dalla comunità, dalla speranza.
Il loro viaggio è un simbolo potente della tendenza umana a rifugiarsi in schemi consolidati, a evitare il confronto con le difficoltà, a soffocare la curiosità e l’entusiasmo.
Ma è proprio nell’incontro inatteso, nel dialogo con un viandante che si rivela essere il Cristo risorto, che la loro visione del mondo viene radicalmente trasformata.
L’incontro non è un semplice evento, ma un’esperienza trasformativa che li spinge a rivalutare il loro percorso, a reinterpretare gli eventi passati, a comprendere la vera essenza della fede e della speranza.
E questo incontro li porta a compiere un viaggio di ritorno, non più intriso di delusione e smarrimento, ma animato dalla gioia e dalla convinzione di dover condividere la loro scoperta con gli altri.
A voi, studenti, è riservata una possibilità unica: quella di intraprendere questo “viaggio di ritorno” con la stessa apertura mentale e la stessa passione dei discepoli di Emmaus.
Siete voi i protagonisti di questo percorso, voi siete chiamati a sfidare le vostre certezze, ad abbracciare l’ignoto, a coltivare la vostra sete di conoscenza.
Non abbiate paura di mettervi in discussione, di sperimentare, di fallire.
Ogni errore è un’opportunità di crescita, ogni sfida superata rafforza la vostra resilienza.
La scuola non è semplicemente un luogo di apprendimento, ma un laboratorio di vita, un ambiente stimolante dove potrete sviluppare il vostro potenziale, scoprire le vostre passioni, costruire relazioni significative.
Coltivate la curiosità, inseguite i vostri sogni con determinazione, non lasciatevi condizionare dalle convenzioni.
Siate cittadini attivi e responsabili, pronti a contribuire al bene comune.
A voi docenti e a tutto il personale scolastico, rivolgo un appello a essere guide sagge e pazienti, a stimolare la creatività e l’autonomia dei vostri studenti, a creare un ambiente di apprendimento inclusivo e accogliente.
E a voi, genitori, chiedo di sostenere i vostri figli in questo percorso, di incoraggiare la loro crescita personale e intellettuale, di accompagnarli con amore e comprensione.
Ricordate, il cammino verso la conoscenza è un viaggio continuo, un’avventura emozionante che vi porterà a scoprire nuove prospettive, a costruire ponti tra culture diverse, a diventare persone migliori.
Siate audaci, siate coraggiosi, siate sempre aperti al cambiamento.
E soprattutto, non abbiate mai paura di “tornare a Gerusalemme”, di condividere la gioia della scoperta con il mondo.