In un’epoca segnata da una crisi di leadership morale e da una crescente disillusione verso la politica, il borgo di Irsina, in Basilicata, si appresta a onorare il centenario di Robert Kennedy, figura emblematica di impegno civile e di visione umanistica.
L’iniziativa, promossa dal parroco don Giuseppe Calabrese, si configura non come una mera commemorazione, bensì come un’opportunità cruciale per riaccendere il dibattito pubblico e riscoprire i valori che dovrebbero guidare le future generazioni di leader.
L’evento, concepito anche come ponte tra la comunità locale e le sue componenti di origine americana e irlandese, si inserisce in un percorso di riflessione avviato con una tavola rotonda estiva dedicata alla giustizia.
Don Calabrese sottolinea l’urgenza di riportare il confronto politico nelle piazze e nelle comunità, radicandosi nei piccoli centri come fece Kennedy, incarnando un modello di leadership che affonda le sue radici nell’ascolto e nella prossimità.
La conoscenza, intesa come presupposto imprescindibile per l’esercizio della libertà, deve essere coltivata attraverso il dialogo aperto e la condivisione di esperienze, arricchendosi della diversità culturale e spirituale che caratterizza la comunità di Irsina.
Robert Kennedy rappresenta per don Calabrese un esempio illuminante di come la fede cristiana possa ispirare un impegno civile coraggioso e profondo.
Non solo un politico determinato a lottare per la giustizia sociale, ma anche un “portinaio”, colui che accoglie con compassione chi soffre, condividendo il peso del dolore e offrendo speranza.
L’attrazione per l’America, terra di contrasti ma anche di immense potenzialità, e per il rinnovato fermento spirituale che la anima, completa il quadro di un’ammirazione sincera e profonda.
L’evento del novembre si articolerà attorno a tre concetti cardine: speranza, memoria e profezia.
La speranza di un futuro segnato da una guida morale rinnovata, capace di contrastare la barbarie dei conflitti e le disuguaglianze globali.
La memoria, come strumento per recuperare la complessità della figura di Kennedy, spesso offuscata da stereotipi e semplificazioni.
E la profezia, intesa come la capacità di Kennedy di anticipare i tempi, di immaginare un’America diversa, più giusta e inclusiva, indicando percorsi e soluzioni apparentemente impossibili.
Da Irsina, un piccolo borgo nel cuore della Basilicata, si irradia il messaggio universale di Robert Kennedy, un invito a riscoprire i valori dell’umanità, a coltivare la speranza e a impegnarsi per un futuro migliore.
Il borgo si trasforma in un laboratorio di visione, dialogo e speranza, dimostrando che anche le realtà più piccole possono contribuire a plasmare il destino del mondo, tessendo un legame indissolubile tra memoria e futuro.






