Matera si trova di fronte a una sfida cruciale, un bivio che esige lungimiranza e una gestione amministrativa capace di trascendere le dinamiche partitiche. La recente elezione del sindaco Antonio Nicoletti, frutto di un ballottaggio serrato con Roberto Cifarelli, apre una fase inedita, caratterizzata da una delicata equilibristica politica. Il risultato elettorale, pur confermando la fiducia dei cittadini nel nuovo sindaco, si traduce in una condizione di governance complessa, data la frammentazione del Consiglio comunale.Con soli undici consiglieri a disposizione, il sindaco Nicoletti si trova ad affrontare una realtà che rende imprescindibile la costruzione di un’ampia intesa. La stabilità amministrativa non può dipendere da una maggioranza esigua, ma richiede un patto di responsabilità che coinvolga diverse sensibilità politiche. La necessità di un governo “largo” non è quindi una questione di convenienza politica, ma un imperativo per garantire risposte concrete alle pressanti esigenze della comunità.Un incontro, convocato dalle forze politiche e civiche che hanno sostenuto la candidatura di Nicoletti, ha rappresentato un primo passo verso questa direzione. Il confronto, pur avvenuto in assenza del sindaco – impegnato a Roma per affrontare urgenti questioni amministrative – ha permesso di analizzare con obiettività la situazione e di ribadire l’impegno a superare le divisioni elettorali.L’analisi lucida dei risultati elettorali ha evidenziato la necessità di un approccio collaborativo. La vittoria di Nicoletti, pur significativa, non si traduce in un mandato assoluto che possa prescindere dal contributo di altre componenti del Consiglio. L’assenza di una maggioranza parlamentare solida impone un dialogo aperto e costruttivo con tutte le forze politiche presenti nell’assemblea comunale, al di là delle affiliazioni ideologiche.La coalizione di centrodestra, consapevole di questa sfida, ha espresso la volontà di avviare un confronto istituzionale trasparente, orientato alla ricerca di obiettivi condivisi e all’interesse superiore della città. Questo implica un superamento delle logiche di competizione e una capacità di ascolto e mediazione che permetta di costruire un’alleanza solida e duratura.L’auspicio è che questo spirito di collaborazione si traduca in un programma di governo ambizioso e partecipato, capace di affrontare le sfide economiche, sociali e ambientali che attendono Matera. Il futuro della città dipende dalla capacità dei suoi amministratori di mettere da parte le personali ambizioni e di lavorare insieme per il bene comune, in un’ottica di responsabilità e visione strategica.
Matera: Nicoletti al bivio, serve un governo di larghezza
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