Nel cuore del Materano, Miglionico, un piccolo centro intriso di storia e tradizione, si erge come baluardo di un’idea: il potere trasformativo della cultura come risposta alle sfide globali.
L’annuncio del Sindaco, Giulio Traietta, risuona come un atto di coraggio e lungimiranza: il Castello del Malconsiglio, testimone silenzioso di secoli passati, diventerà il palcoscenico di un incontro cruciale.
Il 5 agosto, alle 18:30, Patrick Zaki e Pegah Moshir Pour, figure emblematiche dell’attivismo contemporaneo, offriranno la loro voce e la loro esperienza in un dialogo moderato da Vittorio Ventura, un’occasione unica per la comunità locale e un’eco significativa nel panorama culturale nazionale.
L’iniziativa non nasce da un impulso isolato, bensì da una riflessione profonda e da un impegno concreto.
Il Consiglio Comunale aveva già espresso la propria solidarietà al popolo palestinese attraverso una mozione, un gesto che testimonia una sensibilità globale e una volontà di non rimanere indifferenti alle ingiustizie che affliggono il mondo.
L’ospitalità a Zaki e Moshir Pour rappresenta un passo ulteriore, una volontà di creare uno spazio di confronto aperto, un luogo dove le voci del Mediterraneo possano risuonare, intrecciarsi e generare consapevolezza.
In un’epoca segnata da conflitti, disuguaglianze e migrazioni, la consapevolezza del privilegio e la capacità di estendere la propria attenzione oltre i confini locali diventano imperativi etici e civili.
Il piccolo comune di Miglionico si fa portavoce di questa necessità, dimostrando che anche le azioni più apparentemente modeste possono contribuire a costruire un futuro più giusto e solidale.
L’evento assume una risonanza ancora maggiore nel contesto della nomina di Matera a Capitale Europea del Mediterraneo della Cultura e del Dialogo 2026.
Miglionico, con questa iniziativa, si proietta come un avamposto di quella visione, un laboratorio di idee e di pratiche che contribuiscono a definire l’identità culturale del Mediterraneo e a promuovere il dialogo interculturale.
La serata culminerà con un concerto dell’artista italo-palestinese Tara, la cui musica, espressione di un’identità ibrida e cosmopolita, incrocerà i temi del dialogo, della solidarietà e della speranza, offrendo un momento di riflessione e di emozione collettiva.
Un piccolo comune, una grande responsabilità, una scintilla di speranza in un mondo in trasformazione.