Il Sacro Collegio, in un gesto che segna un ritorno a dinamiche ecclesiastiche del passato e risponde a esigenze pastorali specifiche, ha compiuto una significativa nomina: Monsignor Benoni Ambarus è stato nominato arcivescovo di Matera-Irsina e vescovo di Tricarico, unendo *in persona episcopi* le tre realtà territoriali. La decisione, ufficialmente comunicata attraverso il Bollettino della Sala Stampa Vaticana, non è semplicemente una riorganizzazione amministrativa, ma un atto simbolico che mira a rafforzare la presenza della Chiesa in una regione storicamente complessa e ricca di identità.L’unione *in persona episcopi* è una pratica antica, oggi piuttosto rara, che consente a un unico vescovo di governare più diocesi. Questa scelta, in un’epoca di diminuzione delle risorse umane e finanziarie disponibili per la Chiesa, permette di ottimizzare l’impegno pastorale e di promuovere una maggiore sinergia tra le diverse comunità religiose. In particolare, la nomina di Monsignor Ambarus, finora vescovo ausiliare a Roma, suggerisce una volontà di infondere nuova energia e prospettive da un contesto urbano e dinamico, proiettandole sulle realtà lucane.Matera-Irsina e Tricarico rappresentano un territorio profondamente radicato nella storia e nella cultura del Sud Italia. Matera, con la sua iconica città dei Sassi, patrimonio UNESCO, incarna un passato di resilienza e di lotta contro le difficoltà, simboleggiando la dignità dell’uomo e la sua capacità di adattamento. Irsina, con la sua ricca tradizione religiosa e le sue suggestive architetture romaniche, testimonia la profondità del radicamento della fede nella regione. Tricarico, infine, custodisce un patrimonio artistico e culturale di notevole valore, testimoniando la complessità e la ricchezza del tessuto sociale lucano.La scelta di Monsignor Ambarus, vescovo finora attivo in un contesto urbano come Roma, sottolinea l’importanza di un approccio pastorale attento alle sfide specifiche del territorio. Si attendono da lui iniziative volte a favorire lo sviluppo economico e sociale, a promuovere la coesione sociale e a valorizzare il patrimonio culturale e religioso della regione. La sua esperienza romana potrà certamente arricchire il suo approccio alla guida delle diocesi lucane, offrendo nuove prospettive e stimolando la crescita spirituale delle comunità. La nomina rappresenta quindi un’opportunità per la Chiesa di Matera-Irsina e Tricarico di rafforzare il suo ruolo di guida spirituale e di motore di sviluppo per l’intera regione.
Nuovo Arcivescovo a Matera-Irsina e Tricarico: un atto simbolico
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