L’Università degli Studi della Basilicata (Unibas) si appresta ad accogliere un significativo rafforzamento delle proprie risorse finanziarie per l’anno 2025.
Il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) ha ufficializzato uno stanziamento di 36.044.497 euro, proveniente dal Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO), strumento primario di erogazione pubblica destinato a sostenere il funzionamento degli atenei e la retribuzione del personale accademico.
Questo importo rappresenta un momento di svolta per l’istituzione, segnando una crescita tangibile rispetto agli anni precedenti.
Il decreto, firmato dal Ministro Anna Maria Bernini, incarna una visione strategica di investimento nel futuro del Paese, riconoscendo l’università come motore essenziale di progresso e sviluppo.
L’incremento per Unibas, pari al 2,6% rispetto al 2024 e al 21,8% rispetto ai 29.588.959 euro stanziati nel 2019, non è un fatto isolato, ma si inquadra in un contesto più ampio di rafforzamento complessivo del sistema universitario italiano.
Quest’anno, la dotazione totale del FFO ha visto un ampliamento notevole, con un aumento di 336 milioni di euro, portando il totale a 9,4 miliardi.
Questo significativo investimento riflette una consapevolezza crescente dell’importanza cruciale della ricerca e dell’innovazione per la competitività nazionale.
Il Ministero, attraverso l’incremento del FFO, intende fornire alle università gli strumenti necessari per affrontare le sfide di un mondo in rapida trasformazione, promuovendo la formazione di nuove competenze e la produzione di conoscenza.
La ministra Bernini ha sottolineato come la crescita del sistema universitario sia intrinsecamente legata alla crescita del Paese, incoraggiando le istituzioni accademiche a svolgere un ruolo attivo nella ricerca di soluzioni innovative e sostenibili.
L’aumento delle risorse per Unibas, in particolare, offre opportunità concrete per potenziare l’offerta didattica, stimolare la ricerca scientifica, attrarre talenti a livello nazionale e internazionale e migliorare le infrastrutture esistenti.
È possibile ipotizzare un impatto positivo sulla qualità della ricerca, la pubblicazione di studi scientifici, lo sviluppo di progetti innovativi e la creazione di partnership con il mondo produttivo.
Inoltre, si prevede un miglioramento delle condizioni di lavoro per il personale accademico e tecnico-amministrativo, favorendo un ambiente più stimolante e collaborativo.
Il futuro dell’università, e di conseguenza quello del territorio che la ospita, si prospetta più solido e ricco di opportunità, grazie a questo importante segnale di fiducia da parte del Governo.
L’impegno ora è tradurre queste risorse in risultati concreti, sostenibili e di impatto positivo per l’intera comunità.