venerdì 5 Settembre 2025
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Potenza

Angelo Panio: Bronzo ai Mondiali, un inno alla vita e alla donazione.

Un bronzo che risuona di resilienza e speranza: Angelo Panio, sessantatreenne di Bernalda, incarna un esempio straordinario di rinascita e vitalità, aggiungendo un nuovo capitolo alla sua toccante storia personale.

La sua recente medaglia di bronzo ai World Transplant Games 2025, disputati a Dresda (Germania), non è solo un trionfo sportivo, ma un potente messaggio di gratitudine e un faro di speranza per chi attende un dono prezioso: un organo.

Dopo i successi mondiali di Newcastle (2019) e Perth (2023), Panio, atleta lucano e testimone tangibile del potere trasformativo del trapianto, ha nuovamente onorato la Basilicata e l’Italia in una competizione che vede protagonisti atleti provenienti da cinquanta nazioni, per un totale di circa duemila partecipanti.
La sua partecipazione, la sesta con la maglia azzurra sotto l’egida dell’ANED (Associazione nazionale emodializzati, dialisi e trapianto), trascende la mera performance atletica: è un atto di celebrazione della vita, un omaggio ai suoi “angeli custodi”, i donatori che gli hanno restituito la possibilità di vivere appieno.
Il percorso di Panio è costellato di sfide, segnato da due trapianti, nel 1992 e nel 2009, che lo hanno letteralmente salvato.
“Vivo e vinco grazie ai miei trapianti”, afferma con commozione, sottolineando come la sua passione per la marcia, praticata con dedizione e impegno, sia una forma di ringraziamento profondo e continuo.

Al di là del risultato agonistico, l’atleta bernaldese si erge a portavoce di una causa universale: la promozione della cultura della donazione di organi e tessuti.
Ogni passo, ogni sforzo, sono un’esortazione alla consapevolezza, un invito a considerare il gesto della donazione come un atto di generosità capace di donare una seconda possibilità a chi ne ha disperatamente bisogno.

Con uno sguardo rivolto verso chi ancora spera, Panio condivide un messaggio di fiducia e incoraggiamento: “Ogni mio passo vuole essere un segnale di fiducia, soprattutto per chi è in attesa di un trapianto.
Io sono la prova che tutto è possibile, che la vita può regalare meravigliose opportunità.

” La sua esperienza personale diventa così un esempio concreto di resilienza, un monito a non arrendersi mai, a perseverare nonostante le avversità.

Guardando al futuro, l’atleta lucano non intende rallentare.

La sua visione si estende oltre i confini nazionali, con l’obiettivo di diffondere i valori che uniscono lo sport e il trapianto a livello globale.
I prossimi impegni includono i Campionati italiani 2026 a Bari, gli Europei 2026 in Olanda e i Mondiali 2027 in Belgio, tappe fondamentali per continuare a seminare speranza e a promuovere una cultura della donazione sempre più diffusa.

Il suo entusiasmo è palpabile: “Non vedo l’ora!”.

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