Il contesto europeo attuale evidenzia una situazione critica in termini di povertà e mancanza di formazione professionale. Secondo i dati presentati dalla vicepresidente della Commissione Ue, Roxana Minzatu, la povertà minaccia un adulto su 5 e un minore su 6 nell’Unione Europea. Questa realtà richiede interventi urgenti, poiché la povertà non riguarda solo coloro che sono esclusi dal mercato del lavoro, ma si manifesta anche come povertà lavorativa. Un elemento chiave in questo contesto è rappresentato dai salari, che non hanno ancora recuperato il potere d’acquisto perso negli ultimi anni.Parlando di competenze nel mondo del lavoro, emerge un’altra criticità: solo il 30,5% degli adulti ha partecipato a percorsi formativi professionalizzanti nel 2023, ben al di sotto dell’obiettivo del 60% fissato per il 2030. Questo dato sottolinea l’importanza di investire nella formazione continua e nell’aggiornamento delle competenze per garantire una maggiore inclusione sociale ed economica.La testimonianza di Minzatu mette in luce la necessità di politiche mirate che affrontino con determinazione queste sfide strutturali. È fondamentale promuovere l’accesso a opportunità formative di qualità per tutti e garantire condizioni lavorative dignitose che consentano una reale riduzione della povertà e una maggiore crescita economica sostenibile.In conclusione, la situazione attuale richiede un impegno concreto da parte delle istituzioni europee e dei singoli Stati membri per contrastare efficacemente la povertà e promuovere un’economia basata sulle competenze e sull’inclusione sociale. Solo attraverso azioni coordinate e incisive sarà possibile costruire un futuro più equo e prospero per tutti i cittadini europei.
Povertà e mancanza di formazione: sfide cruciali per l’Unione Europea
Date: