Terzo posto per il filmmaker di Milano: l’ironia e il sarcasmo le sue carte vincenti
La pandemia ferma anche la cerimonia conclusiva della II edizione del Premio Letterario Internazionale “Scribo” per racconti inediti, prevista per il 19 aprile, a Treglio (Chieti), presso il Teatro Studio. Il Premio, ideato e organizzato dall’agenzia di servizi editoriali, scrittura e ufficio stampa Scribo di Lanciano (CH), ha visto la partecipazione di ben 166 elaborati provenienti da ogni parte d’Italia, a tema libero.
Il filmmaker milanese Stefano Giulidori si è aggiudicato il terzo posto, con il racconto ironico e divertente “Sicuro che non c’è un dentista?”. Giulidori, classe 1975, è anche docente di linguaggio e produzione cinematografica alla Civica Scuola del Cinema Luchino Visconti e al CFP Bauer di Milano.
Il primo premio, invece, è stato conferito ad Anna Elisa De Gregorio di Ancona con il racconto “Finestre alte”; secondo classificato Menotti Sergio Di Diodoro di Giulianova con “Il campo di grano”.
Inoltre, in considerazione dell’alta qualità degli elaborati partecipanti, la giuria ha voluto assegnare sette premi speciali e dieci menzioni d’onore a racconti che si sono particolarmente distinti per abilità narrativa, cura formale, originalità stilistica e del contenuto, capacità di suscitare emozioni. Vincitori dei Premi speciali sono (in ordine alfabetico per autore): “Tugal e il mare” di Anna Di Giusto (Firenze); “L’addio di Jean” di Luca Dragani (Chieti); “Ogni desiderio è mortale” di Marco Franchino (Castellamonte – TO); “Il rifiuto” di Antonio Laurino (Bologna); “Margherita” di Dina Ottaviani (Lanciano – CH); “L’automobile intelligente” di Andrea Perina (Flero – BS); “Sala d’aspetto” di Valentina Semprini (Rimini).
Le menzioni d’onore sono state attribuite a (in ordine alfabetico per autore): “Il significante è solo il tramite” di Lorella Bernardo (Caserta); “Andamento lirico” di Lorenza Cianci (Poggiardo – LE); “La mia B” di Angela Fedele (Trento); “Quell’indimenticabile 31 luglio” di Alfredo Guarino (Napoli); “Perdonare, perdonarsi” di Marilisa Munari (Sovizzo – VI); “Il giorno perfetto” di Pier Paolo Neggia (Erba – CO); “La fonte del tempo” di Marisa Provenzano (Catanzaro); “Teorema” di Dario Raffaele (Bari); “Cavoli e finocchi” di Piero Sesia (Torino); “Gesualda e l’incubo” di Giuseppe Vetromile (Madonna dell’Arco – NA).
Al racconto “Scuola di campagna” di Amelia Valentini (Pescara) la giuria ha conferito un premio speciale alla memoria.
L’agenzia Scribo, inoltre, ha voluto premiare con una segnalazione di merito i seguenti elaborati, riscontrando in essi originalità, capacità narrativa ed estro creativo, che li rendono degni di attenzione e di interesse editoriale: “Circo Fortuné” di Fabio Cacciotti (Carpineto Romano – Roma), “Lassù, gli abissi” di Alessandro Corsi (Livorno), “Vite sospese” di Rosalba Costanza (Termini Imerese – PA), “Flusso” di Marco Ferreri (Grinzane Cavour – CN), “La luce blu” di Grazia Nardelli (Sannicandro di Bari – BA), “Lisbona” di Paolo Massimo Rossi (Villa Romagnoli – CH), “Sogno dentro la città” di Rita Sideri (Lanciano – CH).
In questa seconda edizione la giuria del Premio è stata composta da Giuseppina Fazio e Nicoletta Fazio dell’agenzia Scribo e dal comitato di valutazione esterno formato da Michele Del Monte (insegnante), Sandro de Nobile (insegnante e scrittore, presidente di giuria), Ileana Moretti (insegnante), Gabriella Persiani (giornalista professionista), Raffaella Rodilosso D’Agata (insegnante in pensione) e Maria Rollo (insegnante).
“Siamo soddisfatte non solo per il numero consistente di elaborati pervenuti, ma anche per la qualità dei testi, che quest’anno è stata molto alta, rendendo non facile il compito di decretare i vincitori e i segnalati” affermano le titolari di Scribo. “Ringraziamo tutti gli autori partecipanti per la fiducia che ci hanno accordato e che abbiamo cercato di ricambiare lavorando con serietà e professionalità. Speriamo di poter organizzare in autunno la cerimonia di premiazione prevista in aprile: siamo certe che manifestazioni come la nostra potranno fornire un piccolo, ma prezioso contributo per risollevare il tessuto culturale, sociale ed economico della comunità”.