05 ottobre 2024 – 11:45
Una lettrice scrive con profonda preoccupazione riguardo ai continui ritardi nei lavori del sottopasso del Lingotto, che stanno causando notevoli disagi nella viabilità cittadina. La lettura dei comunicati stampa sul sito del Comune evidenzia la costante presenza della formula “salvo imprevisti” accanto alle date di conclusione previste, suscitando il pensiero che Torino sia vittima di una serie di sfortunati contrattempi. Tuttavia, l’autrice ritiene che non si tratti tanto di sfortuna quanto piuttosto di inefficienza da parte degli enti responsabili della gestione urbana, incapaci di supervisionare e coordinare adeguatamente i lavori assegnati. Propone quindi la riapertura almeno parziale del tratto tra via Ventimiglia e corso Corsica in entrambe le direzioni, sfruttando le corsie libere dai lavori Smat per alleviare il traffico congestionato. Nonostante possano verificarsi code durante le ore di punta, l’autrice sostiene che la situazione attuale non sia migliore e invita il sindaco e gli assessori a prendere provvedimenti concreti per migliorare la vivibilità della città.Un’altra lettrice esprime la sua delusione riguardo all’evento Terra Madre, originariamente concepito come un’occasione per promuovere un incontro autentico tra individui sensibili all’ambiente, ma trasformatosi in una manifestazione dominata dal consumismo sfrenato. Lamenta la presenza diffusa di rifiuti abbandonati nonostante l’impegno dei volontari nel riciclaggio e critica il predominio degli stand street food gestiti principalmente da venditori di hamburger, eccezion fatta per una burghereria specializzata in panini vegetali. La consumazione della birra servita in bicchieri di plastica rappresenta un ulteriore segno dell’incoerenza tra i valori ambientali propagandati e le pratiche effettivamente adottate durante l’evento, alimentando un senso crescente di disillusione rispetto alla genuinità dell’iniziativa.Infine, una terza lettrice denuncia l’abbandono e lo stato degradato di un cantiere installato in via Montanaro 60 a giugno senza alcun avvio effettivo dei lavori. Il cantiere è diventato una sorta di discarica abusiva e luogo d’uso improprio come bagno pubblico a cielo aperto, generando gravi problemi igienico-sanitari nella zona circostante. Nonostante un intervento temporaneo dell’Amiat per ripristinare l’ordine, permane il rischio legato alla mancanza di illuminazione lungo il marciapiede adiacente al cantiere, mettendo a repentaglio la sicurezza dei residenti locali.
