Presentata la “Route des vignobles alpins”, a breve altre azioni a sostegno dei prodotti tipici

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Una proposta che mette in rete le ricchezze del territorio, legate alla storia, alla cultura, all’ambiente e all’enogastronomia, partendo dalla valorizzazione della viticoltura locale, dei suoi paesaggi e dei suoi protagonisti, in un ambito transfrontaliero che riunisce la Valle d’Aosta a aree del Piemonte e della Savoia. È questo, in sintesi, il contenuto del progetto Route des vignobles alpins, realizzato nel quadro del programma Interreg Alcotra 2014/20 e presentato venerdì 9 aprile, con un evento in diretta streaming dalle diverse regioni coinvolte nell’iniziativa.

ph. Paolo Rey

Crediamo che questo progetto possa esser un segnale incoraggiante in questo momento così difficile per le aziende vinicole, che stanno patendo pesantemente le ricadute delle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, ma anche per tutti i prodotti delle diverse filiere – dice l’Assessore all’Agricoltura e Risorse naturali Davide Sapinet – . Conosciamo le particolarità della nostra viticoltura e crediamo che questa offerta di esperienza autentica, a contatto con il territorio e con i nostri viticoltori, possa presentarle al meglio, raccontando la storia, l’impegno e la passione che ogni vino racchiude. È stato un grande lavoro di squadra, a livello transfrontaliero e locale, che ha creato e alimenterà una sinergia tra le diverse aree. Per la Valle d’Aosta, le diverse attività realizzate, con il coordinamento dell’Assessorato, dai comuni di Aymavilles, Morgex e Donnas, dal Cervim e dall’Institut Agricole Régional, con il supporto della Vival, dimostrano come unire le forze porti sempre a un risultato di grande rilievo. La valorizzazione dei prodotti del territorio rappresenta per noi una priorità, ora più che mai, – evidenzia l’Assessore – ed è quindi nostra intenzione avviare a breve altre azioni per sostenere le aziende agricole e le nostre eccellenze.

ph. Paolo Rey

Durante la presentazione del progetto, il collegamento con la Valle d’Aosta è stato fatto da Aymavilles, davanti al castello, in quanto il polo di riferimento dell’offerta enologica regionale sarà l’edificio annesso, la Grandze, all’interno del quale sono state allestite due sale, per l’esposizione della produzione regionale e per le degustazioni dei vini, mentre all’esterno sono state realizzate delle aree di sosta. Altri interventi importanti sono stati fatti a Morgex e a Donnas, per unire idealmente tutto l’asse centrale della regione nel nome del vino e questi con il Piemonte e la Savoia. Nei due comuni valdostani sono stati recuperati e resi accessibili ai visitatori due vigneti storici, dove si possono apprezzare le diverse tipologie di allevamento che hanno permesso nei secoli lo sviluppo della viticoltura in un territorio difficile, per morfologia e caratteristiche climatiche. Per rafforzare l’offerta enologica, sono state inoltre avviate iniziative di formazione, realizzata una ricerca di marketing territoriale sui valori comuni della viticoltura eroica e prodotto un vademecum di buone pratiche sulla conservazione dei paesaggi.

ph. Paolo Rey

I collegamenti dalla Città metropolitana di Torino, da Carema e Pomaretto e da Montmélian e Motz hanno permesso di apprezzare l’ampiezza del progetto transfrontaliero, delle attività già concluse e di quelle che saranno avviate nei diversi territori, tra le quali l’attivazione dell’app comune Route des vignobles alpins, che sarà avviata a breve, per far conoscere non solo le aziende e le loro offerte, ma anche tutti i luoghi turistici, culturali e le possibilità di visita delle regioni coinvolte, creando un filo conduttore attraverso le Alpi.

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