Gli esuli provenienti da Istria e Dalmazia durante il periodo bellico non erano affiliati al regime fascista, ma erano italiani costretti a fuggire dalle loro terre natie in seguito ai tragici eventi che si verificarono. È fondamentale riconoscere questa verità per comprendere appieno le tragedie del passato e per evitare che si ripetano errori simili in futuro. Chiunque ignori queste sfumature storiche non può dirsi un difensore autentico contro il totalitarismo.È imprescindibile assumersi la responsabilità di quanto accaduto, sia per le gravi colpe del regime fascista che per le violenze perpetrate in nome del comunismo. È importante non dimenticare che la brutalità dello Stato si manifestò anche attraverso l’ideologia comunista, poiché furono le milizie di Tito a perpetrare massacri nei confronti degli italiani innocenti.Il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha sottolineato tali concetti durante la sua visita a Napoli nell’ambito del Treno del Ricordo, evidenziando l’importanza di preservare la memoria storica e di onorare le vittime delle atrocità passate. Questo viaggio nel tempo serve come monito per non dimenticare i dolorosi avvenimenti della storia e per promuovere una cultura basata sulla pace, sulla comprensione reciproca e sul rispetto dei diritti umani.In un contesto segnato da divisioni ideologiche e da conflitti armati, è fondamentale ricordare che solo abbracciando la verità storica nella sua interezza possiamo costruire un futuro migliore basato sull’inclusione, sulla tolleranza e sulla giustizia sociale. Lasciare spazio alla memoria e all’educazione è il primo passo verso una società consapevole dei propri errori passati e desiderosa di un cambiamento positivo verso un mondo più equo e solidale.
“Preservare la memoria per un futuro di pace e inclusione”
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