Il presidente Testolin, pur avendo la possibilità di coinvolgere Fratelli d’Italia, il principale partito nazionale del governo, ha perso tempo in una dialettica che poteva essere risolta fin dall’inizio attraverso un tavolo diretto di confronto fra Stato e Regione per affrontare la riforma dello Statuto di autonomia. Questa procedura richiede due passaggi parlamentari e tempi di approvazione, simili a quelli per una riforma costituzionale. Durante un incontro con i media presso la sede di Fratelli d’Italia Valle d’Aosta, il deputato Alessandro Urzì ha sottolineato che è stato avviato il tavolo per la riforma dello statuto del Trentino-Alto Adige nonostante ci fosse l’intenzione di coinvolgere tutte le regioni a Statuto speciale.Si fa riferimento all’incontro del 31 ottobre tra il presidente della Regione Valle d’Aosta, Renzo Testolin, e il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli. Il ministro ha annunciato l’attivazione imminente di un tavolo tecnico per la revisione dello Statuto speciale in risposta alla richiesta della Regione.Secondo Urzì, il mancato completamento della riforma dello statuto d’autonomia è da imputare alle scelte del presidente, che avrebbe potuto utilizzare meglio l’anno e mezzo a disposizione per avviare il processo di riforma coinvolgendo tutte le forze politiche interessate nella decisione finale.
Presidente Testolin perde tempo in dialettica anziché coinvolgere Fratelli d’Italia nella riforma dello Statuto di autonomia
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