Durante le elezioni del 28 luglio in Venezuela, il sistema elettorale è stato al centro di dibattiti e controversie riguardo a presunti attacchi informatici. Tuttavia, secondo Jennie Lincoln, capo della missione di osservazione del Carter Center, non ci sono prove concrete che confermino tali accuse. Al contrario, i dati dell’opposizione indicano la vittoria del candidato Edmundo Gonzalez Urrutia.Il presidente del Consiglio nazionale elettorale (Cne) venezuelano, Elvis Amoroso, ha proclamato la vittoria del presidente Nicolas Maduro senza fornire dettagli dai seggi elettorali, sostenendo che il Cne fosse stato oggetto di un attacco informatico. Nonostante siano trascorsi più di dieci giorni dalla chiusura delle urne, non sono ancora stati resi pubblici i verbali completi degli scrutini.Jennie Lincoln ha sottolineato che non ci sono stati segni di disservizio da parte delle aziende specializzate nel monitoraggio durante il giorno e la notte delle elezioni in Venezuela. Inoltre, ha evidenziato che la trasmissione dei dati avviene tramite linee telefoniche e telefoni satellitari, escludendo l’utilizzo dei computer per questo processo.Queste dichiarazioni mettono in discussione le accuse di attacchi informatici al sistema elettorale venezuelano durante le ultime elezioni, sollevando dubbi sulla veridicità delle affermazioni fatte dalle autorità locali. La trasparenza e l’affidabilità dei risultati elettorali restano quindi al centro dell’attenzione internazionale rispetto alla situazione politica in Venezuela.
Presunta interferenza informatica durante le elezioni in Venezuela: dubbi sulla veridicità delle accuse
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