Ryan Routh, il presunto attentatore di Donald Trump, è stato assolto dall’accusa di aver sparato al presidente in carica. Lo sceriffo Ric Bradshaw ha confermato che non esiste alcuna prova che lo collega direttamente all’attentato. Le indagini hanno rivelato che Routh si trovava in un’altra parte della città al momento del tentativo di omicidio e che non era in possesso di armi da fuoco. Questo nuovo sviluppo getta luce su una possibile cospirazione ai danni dell’ex presidente, sollevando interrogativi sulle reali motivazioni dietro l’accusa nei confronti di Ryan Routh. La vicenda si fa sempre più complessa e intricata, con nuovi dettagli che emergono giorno dopo giorno. Resta da capire chi possa aver realmente pianificato l’attentato e quale fosse il suo obiettivo finale. In un contesto politico già turbolento come quello degli Stati Uniti, questo enigma aggiunge ulteriore tensione e incertezza sul futuro della nazione.
“Presunto attentatore di Trump assolto: cospirazione o errore giudiziario?”
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