14 dicembre 2024 – 10:45
La città di Torino è un luogo ricco di storia, cultura e bellezze naturali, ma purtroppo anche soggetta a problemi legati all’inquinamento atmosferico. La Basilica di Superga, il Faro della Vittoria sulla collina torinese e il Castello di Avigliana sono solo alcuni dei luoghi simbolo della regione che spiccano per le elevate concentrazioni di ozono nell’aria, come riportato dal monitoraggio condotto dal Comitato Torino Respira lo scorso luglio.Questo inquinante particolare, l’ozono, non è direttamente emesso nell’atmosfera ma si forma a partire da sostanze come gli ossidi di azoto e gli idrocarburi, specialmente durante giornate soleggiate. È quindi comprensibile che le sue concentrazioni siano più elevate durante la stagione estiva e in aree rurali, parchi e zone montane.Le misurazioni effettuate nelle due stazioni fisse presenti a Torino nel parco Di Vittorio e nei giardini di via Rubino hanno rivelato un numero preoccupante di superamenti dei limiti consentiti nel 2023. Questo dato mette in evidenza la necessità di adottare misure concrete per contrastare l’inquinamento atmosferico e proteggere la salute dei cittadini.È importante sensibilizzare la popolazione sull’importanza della qualità dell’aria che respiriamo e promuovere comportamenti eco-sostenibili per ridurre le emissioni nocive nell’ambiente. Solo attraverso un impegno collettivo sarà possibile preservare l’ecosistema urbano e garantire un futuro più salubre per tutti i residenti della splendida città di Torino.