Processo a leader anarchici per guerriglia urbana a Torino: tensioni e conflitti in tribunale

Date:

30 settembre 2024 – 18:45

Il processo ordinario coinvolgerà tutti e 18 gli imputati per la guerriglia urbana del 4 marzo 2023, avvenuta durante il corteo in sostegno ad Alfredo Cospito, esponente della Federazione anarchica informale che in quei giorni protestava contro le condizioni carcerarie. Il giudice Irene Gallesio ha deciso il rinvio a giudizio, fissando la prima udienza a maggio 2025. Tra gli imputati figurano i leader dell’anarchia torinese e il militante storico Pasquale Valitutti, assistiti tra gli altri dall’avvocato Claudio Novaro, accusati di devastazione, violenza, resistenza e lesioni aggravate a pubblici ufficiali. In particolare, il 77enne Valitutti è anche accusato di istigazione a delinquere per tre interviste rilasciate a media nazionali nel periodo gennaio-febbraio 2023. Le parti civili includono enti come il Ministero degli Interni, il Comune di Torino e aziende come Gtt e Amiat. Un cittadino privato assistito dall’avvocato Paolo Chicco è stato ammesso come parte civile dopo aver trovato la propria auto distrutta al termine del corteo.Secondo le indagini della Digos, i manifestanti si erano radunati in piazza Solferino prima di marciare con scudi di plexiglass sotto uno striscione. Indossando passamontagna, caschi e maschere antigas armati di scudi e mazze, avevano creato una sorta di apparato paramilitare per affrontare le forze dell’ordine schierate nel centro di Torino. Durante la protesta sono stati vandalizzati edifici e negozi, con vetrate infrante e barricade erette con cassonetti dell’immondizia dati alle fiamme. I danni materiali hanno superato i 630 mila euro.La complessità delle accuse e dei fatti contestati rende questo caso un banco di prova per il sistema giudiziario italiano, evidenziando tensioni sociali profonde e conflitti ideologici che permeano la società contemporanea. La difesa degli imputati dovrà dimostrare la legittimità delle azioni intraprese durante il corteo mentre l’accusa cercherà di far luce sulle responsabilità individuali nell’organizzazione della protesta violenta.Il processo si preannuncia lungo e complesso, con implicazioni che vanno oltre l’ambito giuridico per toccare tematiche politiche e sociali cruciali nella realtà italiana odierna.

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