Il 26 giugno prossimo, a Grenoble, si svolgerà il processo d’appello per Sohaib Teima, giovane italo-egiziano di ventuno anni originario di Fermo nelle Marche. Teima è stato condannato lo scorso 3 maggio a sei mesi di reclusione per maltrattamenti nei confronti della sua compagna, Auriane Nathalie Laisneeacute;, di 22 anni e proveniente da Lione. Inoltre, gli è stato vietato l’ingresso in Francia per un periodo di dieci anni.Secondo quanto riportato dal sito del quotidiano francese Le Progrès, Teima è gravemente indiziato di aver commesso violenze e minacce nei confronti della ragazza e potrebbe essere coinvolto nella sua morte, avvenuta con un taglio alla gola e l’abbandono del corpo in una chiesetta diroccata sopra La Salle, in Valle d’Aosta. Dopo essere tornato in Francia, dove risiedeva da diversi anni, il giovane è stato arrestato il 10 aprile scorso a Lione.L’estradizione in Italia, già autorizzata dalla Corte d’appello di Grenoble, non avverrà prima che sia concluso il processo d’appello per i maltrattamenti. Nel frattempo, la procura di Aosta sta procedendo nei confronti di Teima per omicidio premeditato e aggravato.Il padre della vittima, Ludwig Laisneeacute;, ha dichiarato a Le Progrès: “Non riconosco mia figlia nella descrizione che viene fatta sui giornali”. Si fa riferimento anche alla testimonianza riguardante una coppia vestita in modo dark fornita da alcuni presenti a La Salle e all’episodio dell’arresto della figlia all’aeroporto di Roma per possesso di cocaina menzionato durante l’udienza dal legale francese di Teima.
Processo d’appello per Sohaib Teima, giovane italo-egiziano accusato di maltrattamenti e omicidio.
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