Produzione militare russa e sanzioni internazionali: l’Ucraina si prepara alla difesa

Durante l’ultima settimana, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha reso noto che più di 1.260 bombe aeree, circa 750 droni d’attacco e oltre 10 missili di varie tipologie sono stati lanciati dai russi contro la popolazione ucraina. Questa devastante azione bellica mette in evidenza la produzione militare russa basata su tre elementi chiave: i sistemi di elusione delle sanzioni, che forniscono alla Russia i componenti critici necessari per sostenere questo terrore; i prezzi elevati del petrolio, che andrebbero ridotti per limitare le risorse economiche a disposizione del Paese aggressore; e infine il deficit dei missili e droni a lungo raggio disponibili per la difesa dell’Ucraina.Zelensky esprime gratitudine verso tutti i partner internazionali che stanno intensificando le sanzioni nei confronti della Russia, sottolineando l’importanza di un impegno globale per limitare le capacità dell’industria petrolifera russa. Il presidente ucraino si impegna a incrementare la produzione nazionale di missili e droni per difendere il proprio popolo, invitando gli alleati a investire nell’industria della difesa ucraina come strategia fondamentale per proteggere le vite umane.L’appello di Zelensky riflette la volontà determinata dell’Ucraina di resistere all’aggressione militare russa attraverso un potenziamento delle proprie capacità difensive e una maggiore cooperazione internazionale finalizzata a contrastare l’espansione del conflitto. La situazione attuale richiede un impegno congiunto della comunità internazionale per contrastare le minacce alla pace e alla sicurezza nella regione, promuovendo soluzioni diplomatiche efficaci e sostenendo gli sforzi dell’Ucraina nel garantire la propria sovranità e integrità territoriale.