09 febbraio 2025 – 15:45
Il professore Di Vella dovrà versare un risarcimento di 300 mila euro alle parti offese, tra cui istituzioni come il Miur e il ministero della Sanità, nonché all’Università di Torino e alle ex allieve coinvolte nel caso. Le accuse mosse nei confronti del docente includono molestie sessuali, toccamenti inappropriati e frasi offensive. La pm Giulia Rizzo ha supportato l’accordo transattivo come soluzione per evitare un processo lungo e doloroso per le vittime coinvolte. Le dottoresse assistite dagli avvocati Nicastro e Ramondini hanno accolto con favore questa decisione al fine di porre fine a un’esperienza traumatica. Gli atti contestati a Di Vella includono mani sul sedere durante autopsie, abbracci non richiesti e baci inappropriati. Nonostante le difese solide presentate dai suoi legali Careglio e Laforgia, il professore ha scelto di patteggiare per chiudere definitivamente questa vicenda giudiziaria che ha arrecato dolore a tutte le parti coinvolte.