07 ottobre 2024 – 15:01
Nell’ambito della trasformazione dell’ex caserma Testa Fochi in un moderno campus universitario ad Aosta, dopo la cerimonia di inaugurazione e l’avvio dell’anno accademico, si rendono necessari ulteriori passi per completare il progetto nella zona di piazza della Repubblica. Mentre i lavori di ristrutturazione della palazzina Giordana sono previsti per la primavera dell’anno successivo, su quelli della palazzina Beltricco si cela un enigma: la Société des infrastructures valdôtaines (Siv srl), responsabile del campus, sembra aver escluso il recupero di quest’ultima dai suoi piani. La ristrutturazione della caserma Beltricco è stata rimossa dalla lista delle opere previste dalla Siv. Secondo quanto dichiarato da Stefano Aggravi del Rassemblement Valdôtain durante una seduta del Consiglio Valle, al momento l’intervento riguarda esclusivamente la palazzina Giordana.L’assessore regionale alle Opere pubbliche, Davide Sapinet, ha spiegato che attualmente il recupero della palazzina Beltricco non è finanziato, ma sarà incluso nel secondo lotto di interventi. Tale progetto rientra tra gli obiettivi del Documento di economia e finanza regionale (Defr) attualmente in fase di discussione nelle commissioni competenti. Una volta ottenuto il finanziamento necessario, l’intervento potrà essere inserito tra le priorità della Siv insieme alle linee guida per il recupero dell’edificio.Risolta l’incertezza riguardante la parte settentrionale dell’ex caserma, i dubbi si concentrano ora sulla palazzina Sud, la Giordana, situata lungo piazza della Repubblica. In questa area è prevista la realizzazione di una centrale elettrica con fondi statali. Il programma prevede l’avvio dei lavori di sistemazione della palazzina Giordana nel 2025; essa ospiterà il rettorato, gli uffici amministrativi e aule studio per l’Università. È già stato presentato il progetto definitivo e si procederà con una progettazione dettagliata integrata con quella relativa alla centrale energetica che sorgerà proprio nei pressi della struttura universitaria. Attualmente sono in corso valutazioni al riguardo per garantire un’integrazione armoniosa dei due interventi.
