01 dicembre 2024 – 12:45
Il Progetto MoTo, in collaborazione con Karos Mobility e il supporto delle istituzioni locali, sta rivoluzionando il concetto di mobilità condivisa e sostenibile presso l’ASL Città di Torino. Questa importante realtà sanitaria, che conta ben 6 mila dipendenti, si impegna attivamente in un progetto pilota finalizzato a testare soluzioni innovative di carpooling a supporto del trasporto pubblico locale. L’obiettivo principale è quello di creare nuovi modelli di guida cooperativa, autonoma e interconnessa al fine di ridurre l’impatto ambientale legato agli spostamenti quotidiani e promuovere un’innovazione significativa a livello locale.Il Progetto MoTo, promosso dalla Fondazione Piemonte Innova e dal Comune di Torino, ha ottenuto il plauso dell’Eit Urban Mobility Istituto Europeo per l’innovazione e la tecnologia. La sua implementazione prevede la creazione di un Mobility Lab Internazionale a Torino focalizzato sullo sviluppo di soluzioni innovative nella mobilità sociale, condivisa e digitale. A guidare questa iniziativa è Karos Mobility, incaricata dello sviluppo del progetto.I dipendenti coinvolti trarranno numerosi vantaggi da questa partnership: risparmi sui costi legati agli spostamenti casa-lavoro, un rimborso spese per i conducenti che mettono a disposizione la propria auto per il carpooling, tariffe convenienti per i passeggeri paragonabili ai costi dei mezzi pubblici tradizionali, l’utilizzo di un’app intuitiva e flessibile per organizzare gli spostamenti quotidiani e un contributo diretto alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica e del traffico nella regione.Il lancio ufficiale del progetto avverrà presso la sede centrale dell’ASL Città di Torino ma è prevista una rapida espansione alle altre sedi dislocate sul territorio nelle prossime settimane. Grazie a questa collaborazione innovativa tra enti pubblici, aziende private e istituti di ricerca si aprono nuove prospettive nel campo della mobilità sostenibile che potranno avere ricadute positive non solo sul piano ambientale ma anche economico e sociale per l’intera comunità torinese.