Proposta di finanziamento universitario legato al Pil per garantire lo sviluppo accademico in Italia

Durante il discorso di apertura degli Stati generali dell’Università, la presidente Crui, Giovanna Iannantuoni, ha proposto una nuova prospettiva per il finanziamento delle università in Italia. Ha sottolineato l’importanza di collegare il Fondo di finanziamento ordinario al Pil del paese, affermando che se l’Italia non registra crescita economica, non si può pretendere un aumento dei fondi destinati alle università. Tuttavia, nel caso in cui il Pil cresca, è necessario garantire un aumento proporzionale del Fondo per sostenere lo sviluppo e l’eccellenza del sistema universitario italiano. Questo patto tra Italia e istituzioni accademiche rappresenta un importante passo verso una maggiore valorizzazione dell’istruzione superiore nel Paese.Inoltre, la presidente ha evidenziato un significativo incremento della percentuale di laureati negli ultimi dieci anni, passata dal 20% al 30%, corrispondente a un aumento del 50% complessivo. Questo dato positivo sottolinea l’importanza di investire nella formazione e nell’accesso all’università per garantire opportunità di crescita e sviluppo professionale ai giovani italiani.Rivolgendosi alla sfida dell’inverno demografico e alla necessità di rafforzare il numero degli immatricolati, Iannantuoni ha suggerito di coinvolgere attivamente gli studenti stranieri delle seconde generazioni. Questa strategia non solo favorirebbe la diversificazione culturale all’interno delle università italiane ma contribuirebbe anche a contrastare la diminuzione demografica attraverso l’attrazione e il sostegno agli studenti provenienti da contesti internazionali.In conclusione, le proposte avanzate dalla presidente Crui durante gli Stati generali dell’Università delineano un quadro ambizioso per il futuro dell’istruzione superiore in Italia, basato su principi di equità, qualità e inclusione sociale. La collaborazione tra istituzioni accademiche e governo è essenziale per garantire un sistema universitario all’altezza delle sfide globali e in grado di promuovere l’eccellenza nella ricerca e nell’insegnamento.