Il ministro della Sicurezza nazionale israeliano, noto per le sue posizioni di estrema destra, Itamar Ben Gvir, si propone di modificare radicalmente lo status quo attuale riguardante la Spianata delle Moschee/Monte del Tempio, che attualmente vieta agli ebrei di partecipare a cerimonie religiose e preghiere in quel luogo sacro. La sua proposta ha scatenato un acceso dibattito all’interno della società israeliana e ha generato reazioni contrastanti da parte dei diversi settori politici e religiosi del Paese. Mentre alcuni sostengono che il cambiamento potrebbe portare a una maggiore libertà religiosa per gli ebrei, altri temono che possa innescare tensioni e conflitti con la comunità musulmana locale e destabilizzare ulteriormente la già complessa situazione politica della regione. Ben Gvir si presenta come un fautore della sovranità ebraica su uno dei luoghi più sacri del Giudaismo, ma le sue proposte sono state criticate da coloro che temono un’escalation di violenza e divisioni etniche nella città santa di Gerusalemme. La questione resta aperta e continua a suscitare polemiche e riflessioni sulla convivenza pacifica tra le diverse fedi nella Terra Santa.
Proposta di Itamar Ben Gvir sulla Spianata delle Moschee: polemiche e divisioni a Gerusalemme
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