Il presidente dell’Ecuador, Daniel Noboa, in corsa per la rielezione al ballottaggio del 13 aprile, ha avanzato una proposta audace: coinvolgere “truppe straniere” nella lotta contro le bande criminali che minacciano la sicurezza nazionale. In un comunicato ufficiale, il capo di Stato ha incaricato il ministero degli Affari esteri di avviare i necessari contatti per stabilire accordi di cooperazione con gli alleati internazionali, nel rispetto dei principi costituzionali. Sebbene non abbia specificato i Paesi coinvolti, Noboa ha sottolineato che questa misura temporanea mira a rafforzare la sicurezza e contrastare efficacemente la criminalità organizzata transnazionale sul territorio ecuadoriano.La presenza delle mafie e del narcotraffico, attive in intricate reti internazionali, rende indispensabile un’azione congiunta e risoluta per contrastarle in maniera più incisiva. Noboa ha ribadito l’importanza di adottare decisioni ferme e unite per fronteggiare queste minacce comuni che vanno oltre i confini nazionali. La collaborazione tra nazioni diventa quindi essenziale per affrontare con successo le sfide della criminalità organizzata e garantire la sicurezza dei cittadini ecuadoriani.Questa proposta ambiziosa riflette la volontà del presidente Noboa di promuovere una strategia globale e sinergica contro fenomeni criminali sempre più complessi e trasversali. L’apertura alla partecipazione delle forze straniere evidenzia la consapevolezza dell’importanza della cooperazione internazionale nel contrasto alla criminalità transnazionale, ponendo l’accento sulla necessità di una azione concertata e coordinata a livello globale.
Proposta di Noboa: coinvolgere truppe straniere contro la criminalità organizzata
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