I gestori degli impianti di carburante esprimono con forza la propria opposizione al disegno di legge che mira a riformare il settore, minacciando addirittura una possibile chiusura totale degli impianti. Le associazioni Faib Confesercenti, Fegica e Figisc/Anisa Confcommercio, in una dichiarazione congiunta, bollano la proposta di riforma attualmente in discussione al consiglio dei ministri come “la più avventata e dannosa mai vista nel panorama dei rifornimenti per veicoli in questo Paese”. Secondo quanto riportato nel comunicato, si mette a rischio l’intero sistema distributivo, premiando le compagnie petrolifere che negli ultimi 3/5 anni hanno registrato profitti esorbitanti a discapito degli operatori locali. Questa mossa minaccia di minare alla base il ruolo svolto dai gestori degli impianti, ponendo un’enorme pressione sulle loro attività e mettendo a rischio la sopravvivenza stessa del settore. La situazione si prospetta quindi estremamente critica e potrebbe portare a conseguenze devastanti per l’intera filiera del carburante in Italia.
“Proposta di riforma del settore carburanti: gestori minacciano chiusura impianti”
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