29 luglio 2024 – 08:45
Il centrodestra manifesta timore di fronte alla questione della povertà, tuttavia restringere le modalità di accesso per affrontarla potrebbe non rappresentare una scelta in linea con le competenze giuridiche del politico Marrone. La proposta avanzata dalla consigliera piemontese del Partito Democratico, Monica Canalis, consiste nell’incrementare il numero di alloggi disponibili attraverso una pressione esercitata nei confronti del governo regionale. Questa posizione è stata assunta in risposta alle dichiarazioni dell’assessore alla Casa riportate ieri su La Stampa, in cui si annunciava l’intenzione di seguire il principio “prima i piemontesi” nella distribuzione degli alloggi Atc.La Corte costituzionale ha recentemente dichiarato l’illegittimità della legge Bresso-Chiamparino, la quale richiedeva un periodo minimo di residenza non continuativo di 5 anni per poter accedere alle graduatorie abitative. Tuttavia, gli avvocati dell’Associazione studi giuridici sull’immigrazione hanno promesso di presentare un nuovo ricorso contro la normativa introdotta dalla giunta Cirio, che prevede incentivi per coloro che dimostrano almeno 15 anni di residenza nel territorio.Marrone difende il criterio secondo cui occorre dare priorità agli italiani e agli immigrati integrati per evitare possibili tensioni sociali. Al contrario, Canalis sostiene che l’edilizia popolare rappresenta uno strumento preventivo contro la povertà: “Se non si assiste coloro in difficoltà, il disagio aumenterà. In città come Torino, la casa è sempre stata un punto di arrivo per chi proveniva da altre realtà.”
