Protesta a San Paolo contro la criminalizzazione della marijuana: la Marcia della Libertà

Centinaia di persone si sono riunite ieri per partecipare alla manifestazione chiamata ‘Marcia della Libertà’ nel cuore pulsante di San Paolo, la metropoli brasiliana che incarna il crocevia culturale e sociale del paese. L’intento dei partecipanti era chiaro: protestare con forza contro la Proposta di modifica costituzionale (Pec) che mira a criminalizzare il possesso di qualsiasi sostanza stupefacente, in particolare la marijuana.La scena si è animata davanti al Mausoleo d’Arte Moderna di San Paolo, un’iconica istituzione situata lungo l’imponente Avenida Paulista, arteria vitale della città. Da lì, la folla colorata e determinata ha preso la strada verso Piazza della Libertà, sventolando bandiere arcobaleno e intonando cori di solidarietà e resistenza. Il movimento ha ribadito con vigore che la proibizione della marijuana non solo è ingiusta ma rappresenta anche uno strumento per reprimere e discriminare le comunità nere e marginalizzate che abitano le periferie urbane.La proposta legislativa sulla criminalizzazione delle droghe è stata recentemente approvata dalla commissione parlamentare competente ed ora è in attesa dell’esame da parte di una commissione speciale prima di essere discussa in aula durante la sessione plenaria. Questo passaggio cruciale sarà decisivo per determinare il futuro delle politiche antidroga nel paese sudamericano e l’esito avrà impatti significativi sulla società brasiliana nel suo complesso.La ‘Marcia della Libertà’ ha rappresentato un momento di unità e impegno civico senza precedenti, evidenziando la determinazione dei cittadini a difendere i propri diritti fondamentali e a promuovere una visione più inclusiva e tollerante della società. La voce dei manifestanti risuona forte nelle strade di San Paolo, richiamando l’attenzione su questioni cruciali legate alla giustizia sociale e alla libertà individuale.