05 novembre 2024 – 08:45
Questa mattina, un gruppo numeroso di cittadini si è riunito per protestare contro la decisione di chiudere l’ufficio postale situato in corso Casale 196, l’unico servizio disponibile a Madonna del Pilone. L’iniziativa, promossa dalla Circoscrizione 7, ha visto la partecipazione di circa cento persone che si sono radunate dalle 11 alle 12 davanti all’ingresso dell’ufficio postale. La chiusura definitiva programmata da Poste per il prossimo 16 dicembre avrà gravi ripercussioni sulla comunità locale, in particolare sugli anziani residenti che non sono familiari con le moderne tecnologie e che dovranno ora recarsi in altri quartieri per svolgere operazioni come inviare raccomandate o ritirare le pensioni.Oltre alla questione dei disagi pratici causati dalla chiusura dell’ufficio postale, preoccupa anche il fenomeno della desertificazione urbana che sta interessando la zona, già colpita dalla chiusura di quattro attività commerciali negli ultimi anni, tra cui una filiale bancaria. La mobilitazione popolare ha raccolto finora ben 600 firme contrarie alla chiusura dello sportello postale e l’impegno dei cittadini continuerà nei prossimi giorni con ulteriori azioni e petizioni.L’ufficio postale in corso Casale 196 non è l’unico ad essere destinato alla chiusura il prossimo mese: altri quattro uffici postali torinesi subiranno lo stesso destino. Si tratta delle sedi situate rispettivamente in via alla Parrocchia 3 a Cavoretto, via Verres 1 a Barriera di Milano, via Guicciardini 28 nel centro cittadino e via Nizza 8 a San Salvario. Anche nella zona di Cavoretto si è già avviata una campagna di raccolta firme per opporsi alla chiusura dell’importante servizio per la comunità locale.
