06 gennaio 2025 – 19:45
Nella splendida cornice della Valle di Susa, si è svolta una protesta pacifica che ha messo in luce le criticità legate al sovraffollamento e alle difficoltà nelle strutture destinate all’accoglienza dei migranti. La Croce Rossa, impegnata nella gestione del polo logistico, ha promesso di approfondire le problematiche emerse durante la manifestazione e di adoperarsi per risolverle nel minor tempo possibile, mantenendo un costante dialogo con gli ospiti.Nella mattinata del 6 gennaio, una trentina di attivisti ha organizzato un blitz presso il polo Valle di Susa a Bussoleno. Dopo aver ispezionato le condizioni in cui versano gli oltre cento migranti ospitati, i manifestanti hanno distribuito striscioni e bombolette, coinvolgendo parte degli ospiti in un corteo per le vie di Bussoleno fino alla piazza del mercato. I messaggi esposti sui cartelli come “Siamo stufi” e “Viviamo più di sei in una stanza” hanno denunciato il sovraffollamento delle strutture abitative e la mancanza di acqua calda nelle docce.La risposta della Croce Rossa non si è fatta attendere: sebbene abbiano confermato la presenza dell’acqua calda, hanno spiegato che a causa delle limitate risorse – solo 12 docce disponibili – non tutti possono usufruire contemporaneamente del servizio. Inoltre, i lavori di ristrutturazione in corso hanno comportato una ridistribuzione degli spazi che richiede più tempo per raggiungere la temperatura desiderata dell’acqua. Hanno sottolineato che pur comprendendo il disagio dei migranti ospitati nel polo logistico da diversi mesi, le attività di accoglienza sono gestite dalla Croce Rossa per conto della Prefettura di Torino.La protesta si è conclusa intorno a mezzogiorno in modo pacifico e ordinato, con i migranti che sono rientrati nelle strutture del polo logistico. Questo episodio mette in evidenza l’importanza della collaborazione tra istituzioni e società civile nell’affrontare le sfide legate all’accoglienza dei migranti e alla gestione delle emergenze umanitarie.