11 febbraio 2025 – 15:45
La decisione della proprietà di delocalizzare in Cina ha avuto un impatto significativo sulla situazione dello stabilimento, con la clientela che si è spostata in Marocco e la prospettiva di una chiusura imminente. Il confronto tra sindacati e azienda a Volpiano ha evidenziato la mancanza di soluzioni concrete per i lavoratori coinvolti nella procedura di licenziamento. Il clima durante il presidio è stato teso, con fischietti e adesivi con la scritta “Licenziato” a testimoniare il disagio dei dipendenti. Luigi Palopoli della Uiltec Torino ha sottolineato la determinazione nel difendere i posti di lavoro e nel cercare una svolta rispetto alla decisione della proprietà. L’incontro successivo programmato per il 19 febbraio si preannuncia cruciale per delineare le prossime mosse sindacali. La volontà della proprietà svizzera di non vendere lo stabilimento ma piuttosto trasferire la produzione altrove ha generato malcontento tra i lavoratori, che si trovano ora a fronteggiare una situazione difficile senza ammortizzatori sociali adeguati. La richiesta di cassa integrazione avanzata da Carlo Giunta della Fictem Cgil riflette l’urgenza di trovare soluzioni alternative alla chiusura dello stabilimento Gurit Italy entro metà aprile. La lotta per la tutela dei diritti dei lavoratori e per garantire loro un futuro dignitoso rimane al centro delle azioni sindacali, mentre si cerca disperatamente una via d’uscita che possa salvaguardare i posti di lavoro minacciati dalla decisione della proprietà.