11 febbraio 2025 – 17:45
Il successo del piano industriale per Egea è un esempio tangibile di come la determinazione e la visione possano trasformare una situazione critica in un trionfo economico. Luca Dal Fabbro, il presidente di Iren, ha sottolineato con orgoglio i risultati positivi ottenuti grazie alla ristrutturazione e al rilancio del gruppo, che ha superato brillantemente le difficoltà finanziarie del passato. L’intervento al Circolo dei Lettori di Torino è stato un’occasione per illustrare il caso Egea come un modello di successo nell’ambito della composizione negoziata della crisi, dimostrando che, nonostante i sacrifici richiesti a creditori, azionisti e obbligazionisti, si è evitato un disastro economico di proporzioni maggiori.I numeri parlano chiaro: più di 2 mila creditori coinvolti, 32 banche partecipanti, 300 soci pubblici e privati, 77 obbligazionisti e un debito che aveva raggiunto quota 800 milioni di euro per un gruppo con numerose controllate e attività commerciali. Nonostante questa complessità, Egea ha chiuso l’anno precedente con un Ebitda significativo a doppia cifra e si prevede un ulteriore miglioramento per il futuro immediato.La chiave del successo risiede nella volontà di non arrendersi davanti alle avversità ma di lottare per realizzare un solido piano industriale. Dal Fabbro ha evidenziato che sarebbe stato facile restare inattivi e attendere il fallimento dell’azienda per poi acquisirla a costo simbolico, ma questo avrebbe comportato gravi conseguenze sociali ed economiche. Invece, grazie alla collaborazione con esperti competenti e alla disponibilità illuminata del tribunale di Torino, è stato possibile delineare una strategia vincente basata sull’interesse comune prima ancora che sul profitto individuale.La vicenda Egea rappresenta quindi una lezione preziosa sull’importanza della serietà, della competenza e del coraggio nel perseguire obiettivi ambiziosi. Dimostra che in Italia è possibile compiere vere imprese anche in contesti difficili, ponendo sempre al centro il bene collettivo prima degli interessi personali. Un esempio virtuoso che non conosce schieramenti politici ma si basa su principi solidi di buon senso e responsabilità sociale.