30 ottobre 2024 – 10:37
La protesta della Cub-Sur che coinvolgerà scuole e Università in una serie di scioperi è motivata da tagli all’organico, precariato diffuso e retribuzioni basse erose dall’inflazione. Il rinnovo contrattuale proposto dal Governo è considerato del tutto insufficiente dalla Cub, che denuncia come le risorse destinate siano nettamente inferiori all’aumento dei costi degli ultimi anni. Si prevede la perdita di quasi 8.000 posti di lavoro tra personale docente, amministrativo, tecnico e ausiliario, creando un clima di incertezza e instabilità nel settore.In merito alla ‘Carta docenti’, strumento per la formazione e l’aggiornamento professionale, si evidenzia la mancanza di certezze sul mantenimento dell’importo previsto di 500 euro nei prossimi anni. La disparità nel riconoscimento della Carta tra il personale di ruolo e i supplenti al 31 agosto genera divisioni interne al corpo insegnante, aggravate dalla probabile riduzione dell’importo stesso.Anche il comparto universitario lamenta anni di tagli e privatizzazioni che hanno colpito duramente la componente precaria, come dottorandi, ricercatori e assegnisti. La richiesta della Cub è chiara: un inquadramento contrattuale adeguato per garantire ritmi di lavoro sostenibili e la stabilizzazione di tutti i lavoratori precari sia nell’ambito universitario che scolastico.La manifestazione principale si terrà a Torino con partenza da corso Vittorio Emanuele II verso piazza Castello, ma sono previsti presidi anche in altre città come Roma, Catania, Modena e Vicenza. La voce dei lavoratori della scuola e dell’Università si alza unita per chiedere maggiore tutela e dignità nel mondo del lavoro educativo.