11 gennaio 2024 – 16:24
La petizione online su change.org, lanciata il 5 gennaio scorso, ha ottenuto un enorme successo, raccogliendo oltre seimila firme in pochi giorni. Il motivo di questa mobilitazione è la protesta contro la nuova tassa sulla sanità che colpirà i frontalieri. Nel testo della petizione si legge chiaramente che questa questione riguarda tutti i frontalieri e rappresenta una questione di giustizia.La legge sulla tassa per la sanità dei frontalieri viene considerata ingiusta e discriminatoria. Si tratta di un prelievo forzato che colpisce solo una parte dei cittadini, ovvero quelli che vivono e lavorano nelle zone di frontiera. Le regioni interessate sono quelle situate sulla fascia di confine con la Svizzera, come Valle d’Aosta, Lombardia, Piemonte e Trentino-Alto Adige. Queste regioni contribuiscono complessivamente al 40% degli scambi con la Confederazione.Secondo i promotori dell’appello, i frontalieri già pagano per la sanità tramite le trattenute d’imposta alla fonte e i relativi ristorni destinati ai comuni di frontiera. L’introduzione di questa tassa aggiuntiva non fa altro che aumentare ulteriormente il loro carico fiscale senza offrire la possibilità di detrarre le spese mediche dalle imposte sostenute.I firmatari contestano anche l’idea di aumentare gli stipendi dei medici nelle aree confinanti. Secondo loro, questo non risolverà il problema della carenza di personale specializzato in queste zone, ma renderà solamente più attrattivo il lavoro in queste strutture a discapito delle strutture situate in paesi distanti dal confine.La petizione conclude quindi chiedendo l’annullamento della legge sulla tassa per la sanità dei frontalieri. Si sottolinea che non si può continuare a penalizzare questi cittadini con misure fiscali ingiuste e discriminatorie. È necessario trovare una soluzione equa e giusta per tutti i frontalieri.